Omicidio di Pescopagano. Un accendino vicino al corpo del dott. Pucillo e il suo smartphone non ritrovato

L’assassino ha pensato di pianificare bene tutte le varie fasi e l’omicidio, tanto da far scomparire anche il cellulare del dottor Lorenzo Pucillo. Dimenticando – se suo – un accendino a pochi passi dal corpo. E, probabilmente – nell’operazione di sottrazione dello smartphone – lasciando anche sue tracce sui vestiti della vittima. Piccoli passaggi che potrebbero risultare aver portato l’autore dell’omicidio a compiere degli errori e quindi a lasciare sue tracce.

Sono queste le ultime novità del giallo di Pescopagano. A quasi venti giorni dall’omicidio – avvenuto il 21 marzo – non ci sono indagati, il fascicolo resta a carico di ignoti. Un omicidio volontario feroce, ha sostenuto il procuratore capo di Potenza Francesco Curcio. Le indagini dei Carabinieri continuano senza sosta, sono portate avanti dai militari della stazione di Pescopagano, della Compagnia di Melfi e del Nucleo Investigativo di Potenza.

Come detto, non è stato rinvenuto il cellulare della vittima. Che aveva sempre con sè. Indagini che si concentrano anche sui tabulati telefonici, sugli ultimi contatti avuti dal medico. Mentre si attendono i risultati dell’autopsia, che potrebbero arrivare entro metà mese. Così come si attendono i risultati degli ulteriori esami effettuati sul corpo prima del dissequestro, quelli per cercare di prelevare le tracce del dna dell’assassino. Che resta ancora avvolto nel mistero.

Claudio Buono

 

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