Concluso a Potenza il processo a carico di Silvio Berlusconi. Accordo con l’ex ministro Toninelli dopo la denuncia per diffamazione

Si è concluso oggi pomeriggio presso il Tribunale di Potenza il procedimento penale a carico di Silvio Berlusconi, a processo per diffamazione nei confronti dell’ex ministro Danilo Toninelli. Il giudice ha letto il dispositivo poco dopo le ore 17:30. “Non doversi procedere per remissione di querela”, questo il dispositivo di sentenza. Toninelli, infatti, a seguito di un accordo con Berlusconi, ha ritirato la querela ed è quindi venuta meno la condizione di procedibilità. Si è giunti a questa conclusione dopo che i due, in un accordo, hanno rinunciato alle azioni civilistiche e penali intraprese. Berlusconi, infatti, aveva intrapreso un’azione civile contro Toninelli che, dal canto suo, aveva intrapreso questa azione penale. 

Ricordiamo che il procedimento penale a carico di Silvio Berlusconi è scaturito dalla denuncia che Toninelli, nella primavera del 2019, presentò nei confronti dell’ex Cavaliere. Berlusconi, infatti, durante una visita a Potenza definì “scemo” Toninelli, che decise di sporgere denuncia alla Polizia Giudiziaria. Il forzista si trovava a Potenza per sostenere la candidatura di Vito Bardi a presidente della Regione per le elezioni. I fatti denunciati dall’ex ministro Toninelli si sarebbero verificati all’interno di un bar quando si parlava dei lavori circa la Tav.

Danilo Toninelli è stato difeso dall’avvocato Ivano Iai del Foro di Nuoro, mentre Silvio Berlusconi dal legale potentino Savino Murro. Diverse le udienze che si sono tenute a Potenza, che non hanno mai visto presenti né Berlusconi e nemmeno Toninelli. Nel corso delle udienze, è stata ammessa la costituzione di parte civile dell’ex ministro grillino e sono stati ammessi i testi, come ad esempio il carabiniere che quattro anni fa acquisì la denuncia. L’avv. Murro aveva anche chiesto al Tribunale l’esame dell’imputato Berlusconi, poi non avvenuta perché le parti hanno trovato un accordo. Diverse udienze sono state rinviate perché l’ex Cav aveva fatto recapitare il certificato medico, anche per un ricovero al San Raffaele.

Claudio Buono

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