Furti e paura, nel Potentino è terrore. Dopo Vietri, Tito e altri centri, ladri colpiscono Albano di Lucania. I cittadini ovunque sono allarmati

Non si vive più tranquilli in Basilicata. In particolare nel Potentino, che ormai puntualmente, in alcuni periodi dell’anno, è un’area colpita in modo violento dai ladri, che portano via oggetti di valore, auto, attrezzature costose. Ai tanti episodi registrati in quest’ultimo periodo (ricordiamo Vietri di Potenza, Satriano di Lucania, Picerno, Balvano, Tito, la Val d’Agri solo per citarne alcuni), si aggiunge anche Albano di Lucania. 

Nelle scorse notti, i ladri hanno colpito anche questo territorio. Diversi i furti messi a segno nelle aree rurali. In particolare a farne le spese è stata una impresa edile, che ha subito in piena notte il furto di un taglia asfalto, saldatrice, compressore, flex e tanti altri utensili e attrezzature di lavoro costose, per un danno di oltre diecimila euro. Sono riusciti a entrare dal retro di un capannone tagliando la recinzione. E con un mezzo sono andati via dal cancello dopo aver tagliato un grosso lucchetto. Nella stessa nottata, presa di mira anche l’azienda di un macellaio, che ha subito il furto di circa quattro quintali di gasolio. Poi nei pressi di un mulino, dopo aver posizionato una scala, non sono riusciti a entrare fuggendo via. In questi episodi, sono intervenuti i Carabinieri di Albano di Lucania, che hanno avviato le indagini per provare a risalire agli autori dei furti.

“Da isola felice, non possiamo stare più tranquilli sul territorio lucano, nelle nostre case”, lamentano alcuni cittadini che nei vari paesi hanno subito furti in questo ultimo periodo. “La Basilicata – dice la figlia di una persona che ha subito un furto – è una terra di lavoratori, che si svegliano alle 4 di mattina e vanno a dormire a mezzanotte. Ma adesso, dopo una giornata intensa di lavoro non puoi neanche dormire tranquillo. Era una terra in cui potevi dormire tranquillo, adesso non lo è più”.

È un campanello di allarme. Da non sottovalutare. I furti aumentano. Altro che in diminuzione (risultano così, probabilmente, perché in molti non denunciano, avendo perso la fiducia nella legge). I discorsi dei cittadini, ormai rassegnati, sono sempre gli stessi: “I Carabinieri, la Polizia, tutte le forze dell’ordine, fanno un lavoro eccezionale e rischiano contro questi ladri professionisti. Li bloccano, li arrestano, anche in flagranza, o dopo un inseguimento con la refurtiva. Ma alla legge non basta. Pochi giorni di carcere o domiciliari, e scattano obblighi di firma o altre ridicole restrizioni, che consentono comunque a questi criminali di continuare a rubare”.

In queste settimane nel Potentino sono stati tantissimi i furti messi a segno. Non sono mancate alcune denunce, così come il ritrovamento di auto rubate. Quasi sempre, ritrovate in Campania (Pontecagnano nel caso del furto a Vietri, Baronissi quando un mezzo è stato rubato a Tito, nei mesi scorsi a Santa Cecilia di Eboli, Battipaglia e altri paesi del salernitano o napoletano). A quanto pare, si tratta di ladri professionisti provenienti proprio da queste zone.

Riescono sempre a farla franca, fuggendo anche dopo gravi incidenti, tramite terreni negli orari notturni. Probabilmente, il Governo dovrebbe farsi carico di questa problematica (ad oggi, pare nessun governo sia riuscito, oggettivamente, a mettere un freno a questi episodi), tramite il potenziamento del personale delle Forze dell’Ordine, maggiori controlli e, in particolare, leggi e pene più severe. O meglio, ci sono e ultimamente inasprite, servirebbe la certezza della pena, mettendo da parte sconti, attenuanti e altri istituti che giovano a questi vigliacchi che “violentano” le famiglie con questi furti.

redazione

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