A Muro Lucano un progetto innovativo per anziani e bambini nella casa di riposo

Ieri si è dato il via ad un progetto che coinvolge gli anziani ospiti dell’Oasi “San Gerardo Maiella” di Muro Lucano e i bambini che frequentano l’Asilo Nido Comunale “A piccoli passi”. L’idea è nata dalla Dott.ssa Ivana Travaglio, educatrice all’Asilo Nido Comunale “A piccoli passi” che con Don Giovanni Caggianese, responsabile dell’Oasi “San Gerardo Maiella”, ha ideato questo progetto in cui crede fortemente. “Tutto è venuto fuori dal desiderio di unire due mondi- spiega Ivana Travaglio- da un lato i bambini con la loro vivacità e con la curiosità nel voler scoprire e conoscere ciò che li circonda e dall’altro gli anziani che interagendo con loro continuano a sentirsi utili, ad avere ancora uno spazio nel mondo”. L’iniziativa è stata ben accolta dai responsabili dell’asilo nido comunale e dalle educatrici che ci lavorano, durerà per tutto il mese di luglio con incontri settimanali.

“Abbiamo pensato di utilizzare l’ampio giardino che c’è all’esterno della casa di riposo -prosegue Travaglio- allestendo dei laboratori in cui i bambini si divertono e giocano con gli anziani che fanno loro da guida. Uno di questi laboratori riguarda la semina che le anziane donne praticavano da giovani e che con piccoli gesti e con cura trasferiscono ai piccoli che sviluppano manualità ed acquisiscono nuove abilità divertendosi”. Si tratta di un esempio coraggioso e creativo, di una sperimentazione innovativa che vedrà i bambini crescere con gli anziani ed imparare giocando. All’Oasi “San Gerardo Maiella” si sta compiendo una magia che lascia sia nei bambini che negli anziani stupore, gioia, esperienza e crescita. La definiscono educazione intergenerazionale e consiste nel far coabitare e creare occasioni d’incontro tra generazioni diverse. A Muro Lucano tutto questo si sta compiendo in un ambiente accogliente che sa di casa dove i bambini guardano gli anziani con stupore e dove gli anziani sorridono con quello sguardo che sa di speranza e di gioia quasi come se quei piccoli fossero i loro nipoti.

Con loro non c’è bisogno di parole ci si capisce semplicemente con gli sguardi. “L’ entusiasmo dei bambini è contagioso e passare del tempo con un anziano non significa solo apprendere qualcosa ma imparare a rispettarlo nei suoi tempi oltre a quella valanga di affetto che i bambini sono capaci di trasmettere e a cui gli anziani non sanno rinunciare anzi ne sono travolti”- conclude Ivana Travaglio.

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