Sicurezza online, un’esigenza quotidiana

Secondo i numeri pubblicati a inizio anno da Datareportal, agenzia che si occupa di monitorare i numeri relativi alla connettività mondiale, su base annua la media di tempo trascorso giornalmente online si attesta in oltre sei ore e mezza. Un numero che, nonostante sia leggermente inferiore a quello dell’anno precedente, evidenzia come larga parta della giornata di chiunque prevede, a vario titolo, molto tempo trascorso online. Che lo faccia attraverso i social network, lo shopping, l’informazione o lo svago, Internet ha portato nel quotidiano un numero senza precedenti di attività, introducendone di nuove e trasformandone di vecchie. Un percorso che, anche con il procedere del progetto Metaverso, sembra destinato a proseguire a vele spiegate: non a caso si parla di era digitale per indicare gli anni seguenti alla diffusione della rete, con l’inarrestabile rivoluzione che hanno comportato. Fenomeni che vanno congiuntamente sotto il nome di rivoluzione digitale: una serie di trasformazioni che hanno avuto impatto anche, e forse soprattutto, sulla sicurezza. Considerando infatti quanto sia il tempo trascorso online, è inevitabile chiedersi in quante occasioni si sia esposti a potenziali rischi per la sicurezza: diventa imprescindibile essere capaci di prevedere eventuali minacce, o essere in grado di affrontarle nel migliore dei modi.

È per esempio noto che la tutela dei propri dati personali è una questione talmente importante da aver spinto persino l’Unione Europea a intervenire in merito, emanando nel 2016 un regolamento immediatamente applicabile. Tra i dati personali rientrano ovviamente le informazioni anagrafiche e di contatto, che vengono regolarmente utilizzate per la creazione dei più diversi account online: informazioni che, dovessero uscire dalla propria sfera di controllo, potrebbero essere utilizzate contro la propria volontà. Per evitare tale evenienza è fondamentale proteggere i propri account personali, e le informazioni contenute al loro interno, attraverso password difficilmente decriptabili: evitare di utilizzare date di nascita o nomi intellegibili, alternare caratteri normali e speciali a numeri, utilizzare maiuscole e minuscole.

Anche nel caso dello shopping online è necessaria la medesima attenzione, a maggior ragione in considerazione del fatto che in questo caso le informazioni personali comprendono inevitabilmente metodi di pagamento. Oltre alla predetta cura nella scelta della password, quindi, è importantissimo scegliere le corrette piattaforme di shopping: oltre alle più note, che per la loro fama non hanno bisogno di presentazioni, va fatta attenzione ai singoli venditori o a piattaforme più di nicchia, che proprio per questo motivo potrebbero nascondere delle insidie. Ma non solo nello shopping: l’attenzione verso gli strumenti di pagamento diventa importante anche in altri scenari, come nel caso del poker con soldi veri ospitato da siti dedicati. Parte della classica esperienza del poker infatti riguarda le puntate, e il poker sportivo è una realtà che in rete è prospera grazie a operatori specializzati: va da sé che diventa fondamentale scegliere operatori in grado di fornire le migliori garanzie circa i propri dati di pagamento, il cui inserimento diventa necessario proprio per depositare e ritirare i propri fondi. Anche in questo caso quindi è importante scegliere piattaforme di comprovata sicurezza, evitando di immettere qualsiasi informazione di pagamento da altre parti.

Visto il ruolo dello smartphone nel tempo e nelle attività online, con alte percentuali di utenti per i quali proprio questo rappresenta il principale mezzo di accesso alla rete, molta attenzione va fatta anche nel suo utilizzo. Per esempio, preferendo un browser mobile con un ad blocker incorporato: se gli invasivi pop up sono abbastanza aggirabili sui siti desktop, utilizzando il touch screen dello smartphone, specie se di ridotte dimensioni, potrebbe essere più comune toccare un ad del quale non si conosce il reindirizzamento. Per lo stesso motivo è fondamentale un antivirus: che si utilizzi Android o iOS le alternative non mancano, con numerose aziende che hanno lanciato versioni mobile dei loro software. Anche in questo caso si tratta di un’esigenza relativamente nuova: l’accesso al web da cellulare è una realtà da anni, certo, ma che lo smartphone sia strumento esclusivo è un fenomeno ben più recente. Di conseguenza raramente i produttori di telefonia includevano software di protezione in un prodotto che, sulla carta, non era pensato per essere in prevalenza un dispositivo per la navigazione.
La sicurezza online, insomma, è una faccenda con la quale si ha quotidianamente a che fare: un cambiamento inevitabile, ma che affrontato con la giusta consapevolezza permette di potersi dedicare alle attività giornaliere con la giusta serenità.

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