Dall’idraulico al Metaverso le professioni più «gettonate» in Basilicata

Un futuro da avvocato, ingegnere o manager. Sì, ma non in Basilicata. Il mercato occupazionale lucano è tarato su un’altra dimensione: spulciando tra le offerte che circolano nel territorio lucano, provenienti dal mondo delle imprese locali, scopriamo che non ci sono sbocchi per professioni cosiddette «nobili», ma spazi in abbondanza per idraulici, cuochi, camerieri, elettricisti, carpentieri e giardinieri. E, soprattutto, badanti, figura che sta vivendo in Basilicata un «boom» grazie al progressivo invecchiamento della popolazione residente e a un sistema pubblico di assistenza che sconta ritardi gestionali e carenze finanziarie.

Per ragioni di budget, ma anche culturali, vengono snobbate figure professionali come manager, professionisti del marketing e della ricerca: i piccoli imprenditori appaiono riottosi ad investire risorse economiche in profili professionali che tendono ad assorbire nelle proprie competenze. Della serie, faccio tutto da me. Le grandi realtà produttive presenti sul territorio lucano – come Stellantis, Ferrero e Coca Cola – hanno la casa-madre fuori regione e preferiscono affidarsi a dirigenti interni. Fa eccezione l’Eni che sta assorbendo nei suoi quadri dirigenziali giovani lucani «emigrati di ritorno». Ma non basta a invertire il trend generale che è il risultato di una carente sinergia tra comparto industriale e università.

Sbaglia, però, chi ritiene che in Basilicata il raggio d’azione del lavoro sia limitato alla manodopera generica o ai «mestieri di una volta». C’è spazio anche per l’innovazione e il digitale come hanno dimostrato i venti ragazzi che sono stati recentemente assunti dalla multinazionale Xcc dopo un periodo formativo gestito da Regione e Sviluppo Basilicata. E qui c’è un mondo da scoprire. Un ventaglio di opportunità che per coglierle bisogna conoscerle.

La Digital Native Agency Caffeina (caffeina.com), osservando i bisogni e le esigenze dei brand con cui collabora, ha stilato quelle che saranno le quattro figure professionali più richieste in ambito digital nel 2023. Si va dal commercio elettronico al Metaverso, passando da Cybersecurity e People manager. Molto gettonato è l’e-commerce manager in grado di orientare il consumatore nelle scelte di acquisto ormai sempre più «ibride» tra fisico e digitale. In ascesa anche la figura del People manager a cui affidare la gestione di più persone all’interno di un’azienda o di una società, il cybersecurity manager impegnato a garantire la sicurezza informatica delle aziende contro gli attacchi degli hacker. Infine il Metaverso consultant per aiutare ad orientarsi nell’«universo parallelo e virtuale» sempre più proiettato in ambito business. «Un professionista dell’e-commerce o della cybersecurity – sottolinea il giornalista lucano Vito Verrastro, esperto di tematiche occupazionali e di innovazione – ha un potenziale mercato enorme, che non può limitarsi alla Basilicata. Qui scontiamo un mercato del lavoro “povero”, sia di numeri che di dimensioni, anche se qualche eccellenza sul piano digital c’è».

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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