Potenza, domani al Città delle 100 Scale Festival una delle coppie più importanti e pluripremiata del teatro italiano ed europeo

Al Città delle 100 Scale Festival ritorna una delle coppie più importanti e pluripremiata del teatro italiano ed europeo. Il 13 novembre 2022, ore 18.00, al museo Dino Adamesteanu – Potenza, Deflorian-Tagiliarini presenteranno “Sovrimpressioni”, una performance per un numero limitato di spettatori legata al progetto liberamente ispirata al film di Federico Fellini del 1986, Ginger e Fred, in scena anche Cecilia Bertozzi e Chiara Boitani. Lo spettacolo è frutto di un lavoro di ricerca da cui sono emersi, attorno ad uno stesso oggetto di studio, più di un lavoro, in questo caso tre: oltre a “Sovrimpressioni”, la performance “Avremo ancora l’occasione di ballare” e il film-documentario sul percorso di lavoro che è stato realizzato con Jacopo Quadri (con la fotografia di Greta De Lazzaris), “Siamo qui per provare”. Lo spettacolo in programma, crea, grazie alla grande sensibilità scenica ed attoriale dei protagonisti, un’atmosfera ricca di sfumature emotive che riflettono echi e rimandi profondi a situazioni esistenziali, culturali e storici. È un gioco di specchi tra i protagonisti del film di Fellini, Pippo e Amelia, interpretati da Marcello Mastroianni (doppio di Fellini), e da Giulietta Masini, che ritornano sulle scene a ballare nei panni di Ginger e Roger dopo anni di separazione riscoprendosi invecchiati, e i due autori dello spettacolo, che con loro e attraverso loro si rivelano tra i contrasti e gli amori di coppie di teatranti, nelle inquietudini e paure, nella fragilità e caducità del passare del tempo.

Quello che succede in scena scorre tra il momento in cui i due entrano nello spazio da fuori, dal loro presente e quello in cui dopo un’ora si ritrovano invecchiati, non per assomigliare ai due attori o ai due personaggi, ma per assomigliare a quell’età che hanno e che da fuori ancora loro non vedono. “Che cos’è “Sovrimpressioni? Abbiamo rubato – hanno affermato gli autori – il titolo alla splendida raccolta di poesie di Andrea Zanzotto e al suo bisogno di sovrapporre artificio e natura, lingua madre e neologismi, rapporto con le cose e i lampi del pensiero. Tutto questo ci riguarda nel rapporto che da tempo stiamo intessendo tra biografia e finzione, tra le figure che rincorriamo per conoscerci meglio e il presente, lo sfondo storico che preme sulle nostre scelte, le confonde, le smentisce, le conferma”. Con il teatro di Daria Deflorian e Antonio Tagliarini significa avere a che fare con un’arte non soggetta al mercato, libera. Si respira il senso di una vocazione, di quanto c’è dietro le quinte, di ciò che nutre l’opera nella ricerca, della vita degli artisti, del sentirsi liberi.

Scheda artisti – Daria Deflorian e Antonio Tagliarini sono autori, registi e performer. Il primo lavoro nato dalla loro collaborazione è del 2008, Rewind, omaggio a Cafè Müller di Pina Bausch. Nel 2009 hanno portato in scena un lavoro liberamente ispirato alla filosofia di Andy Warhol, from a to d and back again. Tra il 2010 e il 2011 hanno lavorato al “Progetto Reality” che, a partire dai diari di una casalinga di Cracovia, ha dato vita a due lavori: l’installazione/performace czeczy/cose (2011) e lo spettacolo Reality (2012), lavoro per il quale Daria Deflorian ha vinto il Premio Ubu 2012 come miglior attrice protagonista. Ce ne andiamo per non darvi altre preoccupazioni con la collaborazione di Monica Piseddu e Valentino Villa ha debuttato l’anno successivo al Romaeuropa Festival di Roma. Lo spettacolo ha vinto il Premio Ubu 2014 come miglior novità italiana e nel 2016 il Premio della Critica come miglior spettacolo straniero in Quebec, Canada.Hanno creato due site specific: Il posto (2014) creato e presentato a Milano alla Casa Museo Boschi/Di Stefano per il progetto “Stanze” e Quando non so cosa fare cosa faccio (2015) ispirato al film di Antonio Pietrangeli, “Io la conoscevo bene”, prodotto dal Teatro di Roma. Il cielo non è un fondale, con la collaborazione di Francesco Alberici e Monica Demuru ha debuttato nel 2016 a Losanna (Svizzera) al Theatre de Vidy. Nel 2017 iniziano a lavorare sul Progetto Antonioni/Deserto Rosso, nascono due spettacoli: Scavi, una performance condivisa con Francesco Alberici, ha debuttato al Festival di col Santarcangelo nel luglio 2018 e lo spettacolo Quasi Niente ha debuttato a Lugano al Lac e in prima nazionale a Roma al Teatro Argentina nell’ottobre 2018. Lo spettacolo, con la collaborazione alla drammaturgia di Francesco Alberici vede in scena, oltre ai due autori, Monica Piseddu, Francesca Cuttica e Benno Steinegger.Nel febbraio 2020 debutta al Festival Vie di Modena il loro adattamento teatrale del testo Chi ha ucciso mio padre di Edouard Louis, con l’interpretazione di Francesco Alberici. Inziano poi a lavorare su un nuovo progetto attorno al film “Ginger e Fred” di Federico Fellini, che porterà nel 2021 alla creazione dello spettacolo teatrale Avremo ancora l’occasione di ballare insieme e della performance Sovrimpressioni, e nel 2022 alla presentazione del film documentario Siamo qui per provare firmato insieme a Jacopo Quadri.

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