Accusato di abuso d’ufficio e presunte irregolarità nella gestione di una cava. L’ex sindaco di Balvano Di Carlo assolto anche in Appello

Costantino Di Carlo, ex sindaco e oggi consigliere comunale di opposizione

Chiusa con l’assoluzione perché “il fatto non costituisce reato”, la lunga vicenda giudiziaria che ha visto protagonista l’ex sindaco di Balvano Costantino Di Carlo e la sua ex giunta comunale. Quest’ultimo, che nel 2020 decise di rinunciare alla prescrizione, era accusato di abuso d’ufficio per presunte irregolarità – secondo l’accusa – nella proroga del contratto di una cava di Balvano, contratto per il quale secondo le accuse avrebbe ricevuto una casa in dono a Potenza. Dopo l’assoluzione avvenuta con sentenza di primo grado nel maggio del 2021, la Corte di Appello di Potenza, con sentenza depositata nei giorni scorsi, ha confermato l’assoluzione con formula piena, rigettando ogni accusa nei suoi confronti e condannando la parte civile a pagare tutte le spese di giudizio.  

A seguito del dispositivo di secondo grado emesso dalla Corte di Appello di Potenza, Di Carlo ha confermato quanto già detto circa tre anni fa: “ero all’epoca dei fatti un amministratore pubblico e, ora come allora, credo che in nessun modo possono rimanere delle ombre, per questo, certo dei miei comportamenti sono andato avanti, rinunciando alla prescrizione per amore di verità e per rispetto della mia Comunità. Dopo dodici anni di attesa, la verità, è stata ristabilita anche in Appello”, ha sottolineato.

Claudio Buono

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