“A Potenza erba, rifiuti e sporcizia”. La lettera di un cittadino che racconta del degrado in città

I Righeira cantavano “l’estate sta finendo e un anno se ne va”, a Potenza l’estate ha da poco fatto capolino, dopo mesi piovosi e la vegetazione è esplosa. Sì, è vero, quest’anno è andata proprio così! Sarà un anno eccezionale perché solitamente non avviene. Solitamente in estate l’erba non cresce. Solitamente i marciapiedi, i parchi ed i giardini restano brulli. Quest’anno invece è capitata una cosa eccezionale. La crescita dell’erba; e il Comune s’è trovato di colpo con un evento eccezionale e ancora sta riflettendo su come agire. Saranno tutti in riunione cercando di nominare un Commissario straordinario al taglio dell’erba, alla pulizia delle strade e alla raccolta dei rifiuti.

Da cittadino di questa città assisto a situazioni che solitamente si vedono in televisione quando, programmi scientifici descrivono come sarebbe la situazione in una città se gli umani la abbandonassero. E’ mai possibile che a fine giugno i marciapiedi sono impraticabili, nei parchi i bambini si nascondono allo sguardo vigile delle mamme scomparendo nell’erba. Zone come Via Aosta rischiano ogni giorno un incendio. La strada che da Malvaccaro conduce al Cimitero nuovo assiste inerme alla scomparsa dei marciapiedi, ingoiati da arbusti ed erbe. Camminando in centro storico ci si inebria dell’odore delle urine perché il lavaggio non viene effettuato, perché non è stato ancora affidato il nuovo servizio e si procede in proroga con un esecutore che forse tale non è!?!

Vogliamo parlare della raccolta dei rifiuti e della cosiddetta TARIC che, questa si, con la precisione di un orologio svizzero arriva a giugno ma fondamentalmente a cosa serve? Non esiste un corrispettivo, perché ci viene chiesto di differenziare ma poi non controllano cosa conferiamo e pur conferendo con precisione assistiamo, specialmente nelle zone periferiche, alla creazione di montagne di rifiuti dove sfido chiunque a differenziare!
Ma esiste una programmazione? Esiste qualcuno che amministra la città o siamo in una situazione di anarchia dove qualcosa avviene ma potrebbe tranquillamente non avvenire e tutto va bene madama la marchesa!

Quando si autoproclamavano amministrazione del cambiamento noi cittadini forse abbiamo dimenticato di chiedere in quale direzione sarebbero andati! Ora è troppo tardi, il cambiamento c’è stato, ma è stata presa la via del baratro.

Lettera firmata
Gianmarco Guidetti

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