In Basilicata verranno riutilizzate le acque reflue per combattere la siccità e produrre bio-energia

La Giunta Regionale, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente Cosimo Latronico e con il coinvolgimento della Direzione generale dell’Ambiente del Territorio e dell’Energia, ha approvato un protocollo d’intesa con l’Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del CNR, l’Istituto per la ricerca sulle acque del CNR, la Scuola di Ingegneria dell’Università della Basilicata, l’Ente di Governo per i rifiuti e le risorse idriche della Basilicata (EGRIB), l’Acquedotto Lucano S.p.A. e l’Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (ALSIA).

Il protocollo, che mette insieme mondo della ricerca ed i principali attori della gestione della risorsa idrica in Basilicata, – spiega l’assessore Latronico –  è finalizzato a trovare nuove soluzioni e trasferire le più recenti innovazioni nel campo della sostenibilità del ciclo integrato delle acque e nel riutilizzo dei reflui trattati; temi di grande attualità alla luce delle ricorrenti crisi idriche e della necessità di incrementare la produzione nazionale di bio-energia.

L’accoro prende le mosse dal Joint Research Agreement che il C.N.R. ha stipulato con E.N.I. per la costituzione sul territorio italiano di quattro centri di ricerca di eccellenza inerenti ad altrettante aree macrotematiche, ossia artico, fusione, acqua ed agricoltura. A Metaponto è stato costituito il Centro di Ricerca Acqua, intitolato ad Ipazia d’Alessandria, dedicato alla promozione di soluzioni e tecnologie innovative per l’efficienza e l’ottimizzazione della gestione delle acque in agricoltura.

I partner firmatari del protocollo opereranno all’interno del Centro di Ricerca Ipazia d’Alessandria per valutare schemi di trattamento alternativi dei reflui municipali che consentano la riduzione della produzione dei fanghi ed il recupero della risorsa idrica a fini irrigui, condividendo l’opportunità di favorire il trasferimento in piena scala dei risultati della sperimentazione.

Le attività programmate, oltre a consolidare i rapporti con i partner scientifici ed industriali coinvolti, potranno costituire una preziosa opportunità di formazione sul campo per studenti e giovani ricercatori chiamati a svolgere un ruolo attivo negli ambiziosi programmi di sviluppo che si prospettano per l’immediato futuro della nazione.

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