Vietri di Potenza sbarca in Armenia. Il murales della bambina che annaffia la sua terra sul primo canale televisivo pubblico armeno

Vietri di Potenza protagonista nella mattinata di lunedì 20 febbraio durante un programma televisivo in onda sul primo canale televisivo in Armenia. Uno dei quattro murales realizzati a Vietri di Potenza dall’artista Antonino Perrotta è stato infatti mandato in onda durante la trasmissione “Foto del mattino: Davit Khachatryan”, dove gli ospiti commentano diverse foto e dove, per la puntata di ieri mattina, è stato scelto di commentare i murales presenti in tutto il mondo. Tra quelli selezionati, anche quello della bambina che annaffia la sua terra. Una gigantografia realizzata nella Porta della Lucania su una parete di 170 metri quadri in via Dante Alighieri, simbolo del rispetto dell’ambiente dell’appartenenza alla propria storia ed esempio di purezza e legalità. Il murales viaggia quindi oltre confini e raccoglie consensi. 

Il murales rientra nel progetto I muri della legalità. Un’opera monumentale per dimensioni ed estensione, che regala una visione anamorfica della realtà: da un determinato punto di vista, stabilito prospetticamente, illude i fruitori e i passanti sulle dimensioni del palazzo, confondendosi e integrandosi con il paesaggio circostante con skyline all’orizzonte. L’iniziativa, patrocinata dal Comune e in collaborazione con l’associazione culturale Haz Art che vede alla guida della direzione artistica proprio Perrotta, rientra nel festival di arte urbana denominato OSA Around, che si pone come obiettivo quello di portare le avanguardie artistiche del settore in giro per il sud Italia. A Vietri di Potenza il progetto ha portato alla realizzazione di quattro murales di grosse dimensioni.

Oltre al murales oggetto di interesse della tv armena, c’è anche Freedom di Antonino Perrotta, che vuole essere un augurio per tutti i giovani, un messaggio di speranza e di forza verso il futuro. Un colibrì che vola libero, leggiadro così come spero possano spiccare il volo i sogni, i progetti e la libertà. L’opera è alta 22 metri ed è larga 15, è stata realizzata in via San Nicola. E poi Happiless realizzato da Riccardo Buonafede: mani aperte verso banconote che piovono dal cielo per rappresentare “l’influenza che il denaro ha sulle persone”, situato nei pressi dell’Epitaffio in via Vittorio Emanuele. L’ultimo dei quattro murales è Siamo Vivi, una gigantografia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, anche questo realizzato da Perrotta, inaugurato ad aprile dello scorso anno.

Claudio Buono

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