Serie A, che mondo sarebbe senza la Juventus?

Otto anni fatti di Scudetti, un dominio totale che nell’albo d’oro vede solamente una squadra ed un solo nome: la Juventus. In questi anni nessuna squadra è riuscita neanche lontanamente ad avvicinarsi agli standard della Vecchia Signora, eccezion fatta per un paio di casi.

Bwin ha voluto approfondire attentamente questa ultima decade o quasi, in cui la Juve ha fissato paletti piuttosto alti per quanto riguarda la media punti: 89,1 per l’esattezza. Ebbene, si scopre che solamente in un caso nelle ultime otto stagioni questa quota è stata superata da una delle squadre arrivate seconde in classifica, il Napoli di Sarri. Due anni fa la squadra dell’attuale allenatore della Juventus arrivò addirittura a 91, record storico per i partenopei, peccato che i bianconeri arrivarono invece a 95.

Fu l’anno dello “Scudetto perso in albergo”, quando la Juventus andò sotto a San Siro con l’Inter di sabato sera, salvo rimontare sul finale e rendere ostica la trasferta di Firenze il giorno dopo per il Napoli, che cadde con un pesante 3-0. Il weekend prima il Napoli vinse allo scadere in casa della Juve, portarsi a -1 a fine aprile: è stata la volta in cui qualcuno negli ultimi 8 anni è andato più vicino a togliere il tricolore ai bianconeri.

La difficoltà nell’essere una concreta rivale per la Juventus lo si può constatare anche dal numero di volte in cui negli ultimi dieci anni si è superata la soglia degli 80 punti: appena cinque, il che fa ben capire quanto sia complicato tener il passo della corazzata bianconera con simili numeri.

In quest’ottica può avere un peso anche la differenza di difficoltà dei derby in Italia, per la Juve soprattutto. Col Torino vi è un tale abisso da rendere difficilmente complicato tale match per la società di Agnelli, che infatti ne ha perso uno nel 2015 dopo vent’anni di distanza, vincendone ben 14 degli ultimi 20. A Roma invece c’è una spaccatura, con 11 derby vinti dalla Roma su 20, mentre l’Inter ne ha portati a casa 10, esattamente la metà. Viene di conseguenza da pensare dunque che il numero di punti che è possibile perdere da parte della Juve, in virtù di tale particolare statistica, è largamente inferiore rispetto a quello delle rivali più accreditate.

Dunque, a quando un caso Leicester da noi? Come fu il Cagliari di Riva, il Verona di Bagnoli o la Sampdoria di Vialli e Mancini? Oggi, almeno fino a quando la Juventus resta così strutturata a livello dirigenziale e societario, sembra quanto mai improbabile anche solo immaginare uno scenario del genere. Risulta già complicato poter prevedere chi fra milanesi e romane, o un Napoli ad oggi in difficoltà, possa per primo interrompere quest’infinito dominio della Juventus in Italia.

Ci sta provando l’Inter di Conte, con grande fatica e tenacia, mentre la Juve sembra andare a un filo di gas: basterà?

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