553 sì, 14 no, 2 astenuti. Il taglio dei parlamentari diventa legge

Ok definitivo dell’Aula della Camera al taglio dei parlamentari. Il disegno di legge costituzionale che riduce i deputati a 400 dai 630 attuali ed i senatori a 200 dagli attuali 315, è stato definitivamente approvato a Montecitorio con 553 voti a favore, 14 contrari e due astenuti. Trattandosi di un disegno di legge costituzionale, era richiesta la maggioranza assoluta dei componenti dell’Assemblea, pari a 316 voti. Un applauso dell’Aula proveniente soprattutto dai banchi di M5s, ha salutato l’approvazione definitiva della riforma per il taglio dei parlamentari. Presente il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che ha preso posto al banco del governo tra i ministri Bonafede e D’Incà. A Montecitorio il ministro degli Esteri e capo politico del M5S. Di Maio si è seduto al banco dei ministri accanto a Federico D’Incà. Nell’emiciclo anche il capodelegazione del Pd nel governo, Dario Franceschini. 

“Approvato dal Parlamento il ddl costituzionale per ridurre il numero dei parlamentari – ha scritto su Twitter il presidente del Consiglio Giuseppe Conte -. Una riforma che incide sui costi della politica e rende più efficiente il funzionamento delle Camere. Un passo concreto per riformare le nostre Istituzioni. Per l’Italia è una giornata storica”. 

“Una riforma storica, una grandissima vittoria per i cittadini italiani”, ha detto Luigi Di Maio davanti alla Camera. “Questa è la vostra vittoria”, ha detto poi rivolgendosi ad alcuni sostenitori venuti a celebrare la riforma.

“È il giorno che aspettiamo da sempre – ha detto il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Riccardo Fraccaro -. Con il sì trasversale delle forze politiche alla riduzione dei parlamentari il M5S fa la storia di questo Paese, scrivendo una stupenda pagina di democrazia. Dopo oltre trent’anni di promesse mancate il taglio di deputati e senatori è realtà: inizia una nuova stagione politica, ora al centro ci sono i cittadini”. Fraccaro ha garantito “il massimo impegno per quella che sarà a tutti gli effetti una legislatura costituente”. 

“La riduzione dei parlamentari è una riforma che il centrosinistra e il Pd portano avanti, in forme diverse, da 20 anni – ha scritto su Facebook il segretario del Pd Nicola Zingaretti -. Oggi abbiamo deciso di votarlo tenendo fede al primo impegno del programma di Governo e anche perché abbiamo ottenuto, così come da noi richiesto, che si inserisca dentro un quadro di garanzie istituzionali e costituzionali che prima non c’erano. Ecco il motivo del nostro sì, rispetto al no che avevamo dato qualche mese fa. Ora andiamo avanti per migliorare la vita degli italiani”.  

Fonte: ANSA

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