“No eolico selvaggio a Vietri di Potenza e Savoia di Lucania”: presentato ricorso al Tar

20140621_105749VIETRI DI POTENZA – No al mega parco eolico che la società “Cogein srl” intende realizzare nei comuni di Vietri di Potenza e Savoia di Lucania, con 15 pale la cui altezza totale arriva a 150 metri ciascuna: la contrarietà delle due comunità era già nota, a seguito del sit-in di protesta del giugno scorso, ma la notizia è che i comitati di Vietri di Potenza e Savoia di Lucania hanno presentato ricorso al Tar della Basilicata, contro la realizzazione del mega parco eolico. Un ricorso contro la Regione Basilicata, il Ministero dell’Ambiente, la Provincia di Potenza , la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Basilicata, per i Beni Architettonici e Paesaggistici e contro i comuni di Savoia di Lucania, Vietri di Potenza, Tito e Picerno, oltre che contro la Cogein Lucania srl e Cogein srl compagnia generale investimenti. Un parco eolico per un totale di 30 Mw (originariamente era di 45). A Vietri di Potenza e Savoia di Lucania l’installazione delle pale eoliche, mentre nei comuni vicini di Tito e Picerno il cavidotto. Ciascuna pala eolica che dovrebbe sorgere sarebbe alta due volte più della Torre di Pisa e addirittura, come picco massimo, supererebbe l’altezza del ponte di Picerno, come sottolineano i rappresentanti del comitato “No eolico selvaggio a Vietri di Potenza” . Infatti, dal verbale della seduta conclusiva della conferenza di servizi, si evince che il progetto finale risulta composto da 15 pale eoliche alte 150 metri con potenza nominale di 2 Mw. I due comitati “No eolico selvaggio a Savoia di Lucania” e “No eolico selvaggio a Vietri di Potenza” (quest’ultimo in costituzione) sono composti da circa cento cittadini delle due comunità. Sia chiaro, non sono contro l’eolico in generale. Ma sono contro questo mega parco eolico, contro quello selvaggio, come preferiscono definirlo. Nel ricorso non contestano l’eolico, ma l’iter amministrativo che, a detta loro, è pieno di lacune. Nel ricorso al Tar della Basilicata, di ben 36 pagine 1 - In Piazza Plebiscito a Savoiacurato dagli avvocati Michele Montone, Antonio Ausiello e Carmine Natella, si contestano diverse violazioni di legge del giusto procedimento amministrativo, tra cui il fatto che non è mai stata notificata alcuna comunicazione di avvio del procedimento ai proprietari dei terreni, mancato rispetto delle distanze per l’installazione delle pale eoliche, mancato nulla osta delle autorità preposte al vincolo per la presenza di alcune pale eoliche su particelle sottoposte a vincolo paesaggistico, oltre a nessuna menzione ai piani di compensazione previsti ed altre violazioni di legge in materia ambientale. Inoltre, ricordano i comitati, nell’area sono presente diverse aziende agricole. Per queste motivazioni i comitati hanno chiesto al Tar della Basilicata di accogliere il ricorso ed annullare l’autorizzazione unica regionale, già rilasciata. Il parco eolico è stato individuato nella zona di Piana Cerrastra, Jacannella, Montagna, Campitelli, Guardiola e Cuzza nel comune di Vietri, Santa Maria e confini con la zona vietrese a Savoia di Lucania. 9 pale eoliche a Vietri e 6 a Savoia: un mega parco capace di fornire energia per un centinaio di comuni.  “Oltre a contestare l’iter amministrativo, contestiamo anche il fatto che è una zona a forte vocazione turistica, una delle più belle a livello naturalistico ed ambientale dell’area”, fanno sapere i comitati. Un procedimento, quello della Cogein srl, iniziato nel 2011: per quanto riguarda il progetto, manca solo quello esecutivo, ma ora tutto resta in stand-by, in attesa del responso del Tar. Ma intanto i comitati, nonostante il ricorso al Tar, non si fermano, e continuano la loro pacifica battaglia, non contro l’eolico, ma contro quello selvaggio e contro iter amministrativi sbagliati, come gli stessi riferiscono.

@BuonoClaudio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *