Pescopagano, festa dell’Annunziata: rievocato l’antico rito della “Passata”

La "Passata": uno dei bambini fatto passare in un arco

La “Passata”: uno dei bambini fatto passare in un arco a Pescopagano

Nella splendida cornice del Parco della Rimembranza a Pescopagano il giorno della S.Annunziata si è tenuto dopo tanti anni la rievocazione del rito della ‘passata’. Grazie ai ragazzi del Comitato feste da tempo impegnati al recupero delle tradizioni con a capo Antonio Zazzerini,si è svolto questo rito di antica origine agraria. Al rintocco delle campane dopo le ore 11 alcuni bambini di nonPescopagano - La Passata oltre tre anni sono stati passati attraverso un arco ottenuto aprendo longitudinalmente un ramo di rovo accuratamente privato di foglie e di spine. Mentre, due presone hanno mantenuto divaricata l’apertura il compare per ognuno dei quattro splendidi bambini ricevuti dalle mani delle madri ha fatto compiere tre cerchi al di sopra e dentro l’arco del rovo, secondo la valenza magica del numero dispari. Terminato il rito i bambini sono stati avvolti in una coperta e portati nella chiesa dell’Annunziata e rivestiti ai piedi dell’altare. Il rovo immediatamentePescopagano - La Passata rinchiuso e rivestito con del muschio verde onde evitare il disseccamento, tornerà a germogliare, essendosi stabilita una connessione tra la salute del bambino e la vitalità dell’arbusto. Questi momenti, hanno suscitato nei tanti pepescopaganesi e tanti forestieri e i bambini dell’istituto comprensivo, tanta emozione proprio, per quell’ alone di misterioso e magico che questo rito ha suscitato. Vedere quei bimbi nudi, tra quei rovi restera’ sicuramente, imrpresso nelle menti e nel cuore di tanti. Infatti, lo scopo del rito come si evince da alcune ricerche storiche, sembra quello di perseverare il bambino dall’ernia infantile ecco, perché, vengono ‘passati’solo i bambini di sesso maschile, ma cio che si cerca effettivamente di scongiurare e l’incapacita’ di ‘coeundi o ‘generandi ‘ che da tale malattia potrebbe derivare. In particolare esso rientra tra i riti propiziatori che, venivano eseguiti ad ogni cambio di stagione per assicurare alla collettivita’ raccolti copiosi ma,, ancor prima, la virilita e la fertilita degli uomini.

Fernanda Schettini

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