“Il Sindaco delle tasse, che ha offeso la dignità dei lavoratori del Comune”

Una foto del Consiglio Comunale aperto

Una foto del Consiglio Comunale aperto

VIETRI DI POTENZA – “Il Sindaco delle tasse”: scrivono così in una nota, e in un  manifesto che sarà affisso oggi in paese, la minoranza consiliare (Felitti e Carleo), La Matita e La Giovine Vietri, “contro” il sindaco Carmine Grande. A seguito del consiglio comunale aperto, in una nota diramata ieri, hanno reso noto: “il Sindaco nel suo monologo, senza dare diritto di replica, protetto da un Presidente “di parte”, ha voluto far credere che le tasse “non sono aumentate e i vietresi hanno quasi tutti pagato. Ogni cittadino può verificare questa affermazione sulle proprie bollette”. E continuano: “Si poteva tornare alla Tarsu, senza aumentare le altre tasse, se in quasi due anni di amministrazione si fossero contenuti i costi”. “Per chiudere le loro questioni di bilancio –si legge nel comunicato- utilizzano i soldi dei cittadini! Troppo facile, bastava un’amministrazione di tecnici o il commissario”. “Altri Sindaci “meno esperti” si sono comportati diversamente e hanno mantenuto la Tarsu ed evitato un salasso ai loro concittadini”. Poi ritornando al consiglio comunale aperto di mercoledì, sottolineano: “Abbiamo assistito a comportamenti che riteniamo gravissimi. Offensive della dignità della persona, secondo noi, le affermazioni che riguardavano i lavoratori del Comune. Sono state scaricate su di loro le responsabilità della cattiva gestione della raccolta differenziata. Il comportamento autoritario e minaccioso nei Il Manifestoconfronti di taluni concittadini che hanno “osato contraddirlo” e che hanno la sola colpa di occuparsi di politica nel loro paese, riteniamo sia un atteggiamento da censurare, soprattutto per un Sindaco che è chiamato a rappresentarela nostra Comunità nei confronti anche di altre istituzioni”. “Deprecabile –si legge- anche il comportamento di coloro i quali si limitavano a provocare senza contribuire alla discussione e che hanno cercato di trasformare un confronto civile in una rissa”. “Il passato –continuano- non può ritornare, rivendichiamo la libertà di esprimere le nostre opinioni anche se contrarie a chi ci amministra. Ricordiamo al Sindaco ed al Presidente che nelle ultime elezioni le nostre liste hanno raccolto il 75% del consenso e che loro guidano oggi un amministrazione di minoranza. Solo per questi motivi più volte abbiamo ribadito la richiesta al confronto serio e costruttivo, anche con la costituzione di un tavolo aperto al contributo di idee, nel rispetto dei ruoli e delle elementari regole democratiche, per sconfiggere l’idea dell’uomo solo al comando”. E in conclusione: “Invitiamo il “primo assessore esterno d’Italia”, come lui stesso si è definito, a considerare il confronto un’opportunità di crescita sia per sé che per la comunità che rappresenta.”

Claudio Buono

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