La cultura gastronomica del nostro Paese è famosa in tutto il mondo. La cucina italiana, fortunatamente, non si è mai piegata ai dettami della globalizzazione e ciò ha fatto sì che rimanesse incontaminata e che mantenesse le sue peculiarità. Le nuove direttive europee, soprattutto quelle riguardanti la farina di grillo, minano alla conservazione della nostra identità e della qualità della nostra alimentazione. Le tesi a favore di questo nuovo commercio riguardano il prezzo della farina di grillo e dei suoi derivati in quanto, avendo questi un costo esiguo, porrebbero così rimedio alle necessità dei più poveri. Per noi non è così: lo scopo reale di questa globalizzazione alimentare è quello di mettere in difficoltà le aziende italiane e le tradizionali attività di allevamento, agricoltura e pesca, oltre che distruggere la cultura del nostro Paese. Per questo motivo abbiamo deciso di dimostrare concretamente che le fasce deboli della nostra popolazione non si aiutano ghettizzandole ancor di più e costringendole a mangiare cibi di serie B, ma costruendo le basi affinché tutti possano avere un’alimentazione di qualità e dando dimostrazione di essere comunità attraverso la solidarietà. Sabato 29 aprile, alle ore 10:30, ci incontreremo con la Caritas presso la sede “Casa di Leo” in Piazza dell’Amicizia a Bucaletto (adiacente la Scuola Primaria G. Rodari) per donare i prodotti tipici della nostra Terra alle famiglie in difficoltà. Con noi ci saranno alcune aziende che, con grande spirito di comunità, hanno deciso di partecipare a questa iniziativa, condividendone le ragioni e lo scopo. Solidarietà e identità: sono queste le parole chiave per dare prova che la comunità lucana è viva ed è pronta a combattere la povertà proprio attraverso il Made in Italy.
comunicato stampa Terra Mia