Diventare ingegnere civile: dalla scuola all’Esame di Stato

Quando immagini il tuo futuro, pensi di poter diventare un ingegnere civile? Tuttavia, spesso è difficile capire quale strada intraprendere per svolgere ufficialmente il lavoro dei tuoi sogni.

Prima di tutto, ci teniamo a dirti che oggigiorno esistono diversi percorsi formativi per poterti specializzare anche in questo settore.

Inoltre, la laurea in ingegneria civile è davvero molto richiesta negli ultimi anni e, di conseguenza, qualora dovessi essere appassionato a tale settore, questa potrebbe essere un’ottima opportunità professionale.

Per queste ragioni oggi andiamo a vedere una guida per te che vuoi diventare ingegnere civile, scoprendo nel dettaglio cosa fa una persona che svolge questa professione, quale corso di studi deve seguire e come si supera l’Esame di Stato.

Chi è e cosa fa un ingegnere civile?

Partiamo dal presupposto che l’ingegnere civile può lavorare sia nel pubblico che nel privato e, di conseguenza, può svolgere professioni differenti.

Nel dettaglio, di cosa si occupa un ingegnere civile? Come puoi facilmente comprendere dal nome, l’ingegnere civile si occupa di diversi interventi che hanno come filo conduttore la “vita civile”. Tale definizione viene spesso utilizzata per distinguere questo ruolo da quello dell’addetto alla vita militare.

Dunque, l’ingegnere civile si può occupare di:

  • Costruzioni, industriali o civili
  • Infrastrutture, come ponti, strade o ferrovie
  • Acquedotti e dighe

Insomma, un percorso di studi in ingegneria civile ti darà la possibilità di specializzarti in moltissimi ambiti diversi, a seconda della tua vocazione.

Come diventare ingegnere civile? Ecco cosa devi studiare

Com’è facile comprendere, per diventare ingegnere civile dovrai frequentare un percorso di laurea apposito per questo lavoro.

Ricorda: quando parliamo della laurea in ingegneria civile, puoi scegliere se seguire solo quella triennale o anche la magistrale.

La differenza tra le due si ha una volta che verrà conseguito il titolo abilitante. Infatti, in seguito a questo potrai presentare la domanda di iscrizione all’Ordine degli Ingegneri che si compone di due sezioni:

  • A
  • B

La sezione A è quella riservata a coloro che hanno conseguito la laurea magistrale e che, di conseguenza, potranno avere il titolo da ingegnere a tutto tondo.

Invece, la sezione B è per chi ha ottenuto la laurea triennale, dove verranno chiamati ingegneri junior.

L’Esame di Stato di ingegneria verrà cancellato?

Forse ne sei già a conoscenza: dal 4 dicembre 2021 è entrata in vigore una legge che prevede l’abolizione dell’Esame di Stato per alcune discipline e l’abilitazione delle lauree.

Questa fa riferimento a quelle lauree che non prevedono il tirocinio obbligatorio e, di conseguenza, la novità potrebbe riguardare anche ingegneri ed architetti.

Serve la Partita IVA per lavorare come ingegnere?

Una domanda molto diffusa riguarda la necessità di aprire o meno la Partita IVA per svolgere la professione di ingegnere.

Ebbene, il lavoro da ingegnere può essere svolto sia come libero professionista in Partita IVA, sia come dipendente.

Se sei interessato al mondo della libera professione ti consigliamo di parlare con un consulente fiscale, che saprà rispondere a tutte le tue domande sulla Partita IVA da ingegnere.

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