Balvano, la replica del gruppo di minoranza sulla vicenda degli scuolabus: “Sbagliato cancellare la terza corsa, ci sono problemi”

Dopo la notizia pubblicata stamattina (disponibile cliccando qui) sull’annuncio del Sindaco di Balvano Ezio Di Carlo, di aver dato mandato a un legale per procedere nelle sedi legali nei confronti di chiunque sarà individuato dall’Autorità giudiziaria e, perciò, ritenuto responsabile delle gravi ed infondate accuse mosse sull’operato dei Componenti la Giunta in merito al servizio Scuolabus ed al relativo concorso di autista, interviene anche il gruppo di minoranza consiliare “La Vitae”, composto dai consiglieri Antonia Scarfiglieri, Domenico Teta e Costantino Di Carlo. Questo il testo integrale in risposta all’articolo pubblicato stamattina. 


“Da qualche tempo noi Consiglieri comunali di opposizione stiamo dicendo all’Amministrazione comunale di Balvano che l’idea di cancellare la corsa del terzo scuolabus avrebbe creato problemi.

Balvano ha un territorio rurale molto vasto e soprattutto su tre versanti diversi (come lo stemma della mercedes) e cioè le contrade:

1. Iuzzolino – Platano – Sevinosa;
2. Gaudino – Difesa – Cerreta – Tusciano;
3. Rossa – Castagna – Carre – Monaci.

Fino allo scorso anno scolastico, le tre zone erano servite da tre scuolabus, come negli ultimi 40 anni e oltre.

Il Comune di Balvano decide che dal nuovo anno scolastico 2022 il servizio di trasporto scolastico verrà svolto con due soli scuolabus e non più con tre, pur a fronte della popolazione scolastica in crescita e di un invariato numero di viaggiatori rispetto agli anni precedenti.

Ne consegue che, non tutti bambini andrebbero a bordo di due soli scuolabus da 22 posti e quindi la mattina i bambini delle campagne sono chiamati ad arrivare davanti scuola 15 minuti prima degli scorsi anni, per consentire agli scuolabus di fare un secondo giro nelle zone limitrofe il centro abitato.

L’aver accorpato il giro di Iuzzolino – Platano – Sevinosa alla Difesa comporta che la mattina chi lo scorso anno partiva alle 07.55 dalla Difesa, adesso sale sullo scuolabus alle 07.10, cioè 45 minuti prima e soprattutto deve fare il giro per Sevinosa, Platano, Maria Pupìta, Iuzzolino, Sant’Angelo prima di giungere a scuola.

Nel secondo giro, avendo accorpato di fatto i precedenti secondo e terzo giro scuolabus, i bambini che salgono per primi sullo scuolabus nel versante Rossa – Monaci, devono resistere sullo stesso fino alla Sayonara e poi di là tornare verso Balvano.

All’uscita di scuola, un bimbo di Gaudino o della Difesa o Cerreta, che prima arrivava a scuola dopo circa 5 km fatti in superstrada in pochi minuti, invece dovrà fare a bordo dello scuolabus le montagne russe girando per le contrade Pigna – Rossa – Croci – Carre – Monaci – Gaudino – Cerreta – Tusciano.

Chi abita a Gaudino prima stava a bordo 5/8 minuti per 5 km di superstrada, oggi a ritorno impiega 30/40 minuti e deve percorrere a bordo oltre 20 km.

Quando dal 3 ottobre 2022 inizierà il tempo pieno la situazione peggiorerà.

Ci saranno bambini che saranno costretti a svegliarsi alle 06.00 del mattino e torneranno a casa dopo circa 12 ore.

Non sarà un caso che lungo il percorso di rientro dei due scuolabus, già adesso, tante famiglie, per evitare che i propri bambini facciano giri pazzeschi, vanno con le auto incontro agli scuolabus e li prelevano.

Come sempre più famiglie dalle contrade Difesa, Gaudino, Cerreta, per evitare che i propri bambini vivano il calvario di un giro così assurdo, vanno con la macchina davanti scuola e li prelevano.

E il tema non può essere neppure economico: tutti i servizi hanno un costo e non perciò vanno soppressi. Fra l’altro, i chilometri da percorrere con due scuolabus, sono gli stessi che fino a ieri si percorrevano in tre, motivo per cui non cambiano il consumo di carburante o il costo delle manutenzioni. Neppure le ore di lavoro.

Balvano – Roma con una macchina e Roma – Milano con un’altra non è diverso da fare Balvano – Milano con una macchina sola, né in termini di consumi, né di lavoro.

Il problema, quindi, non è il terzo scuolabus, ma è aver “complicato” un servizio fondamentale e primario ai bambini di circa 70 famiglie, cioè ai figli di tutti, cioè alla Comunità.

Molti di questi bambini, dopo questi giri pazzeschi per andare e tornare da scuola, siamo certi faticheranno a partecipare di pomeriggio ad attività extra scolastiche.

Noi consiglieri comunali di opposizione, tutte queste cose le abbiamo dette e scritte.

Ciascuno faccia proprie riflessioni libere sulla qualità del servizio scuolabus erogato, adesso e gli anni precedenti, e poi ne tragga conclusioni altrettanto libere”

Gruppo consiliare “La Vitae” (Scarfiglieri, Teta, Di Carlo)

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