E’ lucano il miglior Pandoro artigianale d’Italia. Gli esperti di Dissapore hanno scelto Tiri

Gli esperti di Dissapore hanno scelto il Pandoro realizzato da Tiri in Basilicata è il numero 1 d’Italia. “Una consistenza che non sembra appartenere a questo mondo, soffice come una nuvola si compatta in bocca per sciogliersi poi in un vortice di burro e vaniglia” (Dissapore). Questo il commento dell’azienda Tiri: “Non è stato facile creare un Pandoro che fosse all’altezza del nostro Panettone. Ci sono voluti ben 4 anni per renderlo estremamente soffice, leggero e gustoso come ci si aspetta da un lievitato firmato Tiri. Abbiamo deciso di utilizzare ben 3 lieviti naturali (tra cui uno fatto arrivare direttamente da San Francisco) per creare il Pandoro migliore d’Italia”.

Tiri, per festeggiare, – fino ad esaurimento scorte – ha proposto una produzione esclusiva e limitata dei Pandoro acquistabili sullo shop on-line al sito www.tiri1957.it. Offerta che dopo poche ore è andata a ruba, con Pandori non più disponibili, ma con altri prodotti da scegliere. “Ringraziamo – ha concluso l’azienda in un post su Facebook – di vero cuore gli esperti di Dissapore per aver riconosciuto e premiato tanti anni di duro lavoro. Grazie ancora”. Questa la nota di Dissapore, organizzatrice dell’iniziativa: “Il miglior pandoro del 2020 è quello di Vincenzo Tiri, ormai celebre lievitista di Potenza che arriva al vertice per il carattere impresso nel lievitato. Una consistenza che non sembra appartenere a questo mondo, soffice come una nuvola si compatta in bocca per sciogliersi poi in un vortice di burro e vaniglia. Ma la nota caratteristica, che farebbe riconoscere questo pandoro tra mille, è il suo profumo appuntito dato dall’abbondante (e costosissimo) uso di vaniglia Thaiti, aggiunta non solo all’impasto ma anche al sacchettino dello zucchero preparato in pasticceria. L’altra qualità di questo pandoro è l’uso di tre lieviti madre, uno arrivato da San Francisco per l’occasione. Ma non aspettatevi il gusto della fermentazione, quanto piuttosto delle note fruttate, di frutti che non avete ancora assaggiato.

Claudio Buono

 

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