Confartigianato, in Basilicata nel 2016 hanno chiuso circa 700 laboratori artigiani

Al 31 dicembre 2016 le imprese artigiane registrate in Basilicata sono 10.479 con 522 nuove iscrizioni e 692 cessioni. Lo riferisce Confartigianato Basilicata evidenziando che il rapporto delle presenze artigiane nelle due province non registra differenzazioni rispetto al 2015 (circa 7mila in provincia di Potenza con 303 nuove iscrizioni e 456 cessioni e circa 3mila in provincia di Matera con 279 iscrizioni e 236 cessioni). “Sono anni, oramai, che l’emorragia di imprese artigiane non si arresta, solo le nuove matricole – commenta Antonio Miele, presidente Confartigianato Basilicata – compensano in parte. Ma ovviamente siamo impegnati a capire le motivazioni di crisi delle pmi artigiane per sostenere gli sforzi a non chiudere perchè ogni laboratorio o bottega che abbassa la artigianisaracinesca specie nei più piccoli comuni è un pezzo di vita produttiva e sociale che viene a mancare. E poi si interrompe il ricambio generazionale sul quale puntiamo per rilanciare antichi mestieri sempre richiesti dall’utenza che cerca il risparmio, si pensi a falegnami e imbianchini, e moderne attività degli artigiani 2.0.  A livello nazionale, la nati-mortalità di impresa determina un saldo negativo di 15.811 unità, equivalente ad un tasso di variazione del -1,2%, – dato dal rapporto percentuale tra la differenza tra iscritte e cessate non d’ufficio nell’anno e le registrate ad inizio del 2016 – in leggero miglioramento rispetto al -1,4% dell’anno precedente e rappresentando la dinamica migliore dell’ultimo quinquennio. Pur in un contesto ancora selettivo va sottolineato l’apporto delle nuove imprese alla crescita dell’occupazione. Tenuto conto delle 260 giornate all’anno in cui è possibile registrare un’impresa, nel corso del 2016 sono nate da noi 2 imprese artigiane al giorno ma hanno cessato l’attività più di 3 al giorno. Alcune evidenze della demografia di impresa richiamano il principio darwiniano di evoluzione, secondo il quale organismi di una stessa specie si evolvono nel tempo attraverso il processo di selezione naturale: in analogia le nuove imprese che superano la dura selezione dei primi anni di vita si irrobustiscono e forniscono un impulso decisivo all’occupazione. L’analisi di recenti dati dell’Istat evidenzia che il 50% delle imprese nate del 2010 sopravvive dopo quattro anni, ma il loro contributo alla crescita dell’occupazione è decisivo. La dinamica delle imprese artigiane conferma la nostra recente analisi di dieci indicatori chiave dell’artigianato che delinea un quadro ancora incerta e debole. L’analisi dei dati settoriali mostra come il calo complessivo dell’1,2% delle imprese artigiane sia determinato prevalentemente dalla dinamica negativa delle imprese delle Costruzioni (-1,8%; in Basilicata le più numerose circa 3.400) e di quella del Manifatturiero (-1,5%); nei Servizi (in Basilicata circa 1.400) – comparto che è diventato il primo per quota di addetti dell’artigianato – si osserva invece una sostanziale tenuta (-0,3%). Difficoltà crescenti nelle attività di vendita diretta dove le nostre imprese lucane sono circa 1.100.

 

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