La Basilicata perde un importante presidio dell’Arma: soppresso l’unico “LASS” lucano. Dal 1998 attivo a Vietri di Potenza

Le analisi nel LASS a Vietri di Potenza

Le analisi nel LASS dei Carabinieri a Vietri di Potenza

VIETRI DI POTENZA – La Basilicata perde un importante presidio dell’Arma dei Carabinieri. Da giovedì infatti è ufficialmente soppresso il Lass, il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri, uno dei ventinove in Italia, che da ieri sono diventate però ventidue. L’unico in Basilicata. E’ la conseguenza dei tagli relativi alla spending review che subisce l’Arma. Un presidio importante, dove veniva analizzata tutta la droga sequestrata in tutti i comuni lucani e in alcuni limitrofi del salernitano. Basti pensare che negli ultimi bienni nel laboratorio vietrese sono state effettuate in media circa quattromila analisi di sostanze stupefacenti di ogni genere, comeAnalisi nel LASS di Vietri di Potenza sottolineato dai militari durante un reportage del “Quotidiano” pubblicato esattamente due anni fa. Aperto nel giugno del 1998, il Lass di Vietri di Potenza è stato ospitato al piano terra della Caserma in via Giovanni Falcone. Insieme a quello di Vietri, da giovedì è entrata in vigore anche la soppressione dei Lass presenti in altre sei città italiane, come Cuneo, Reggio Calabria, Sassari, Viterbo, Enna e Agrigento. Sopprimere per potenziare altre unità. Accade proprio questo. Personale e macchinari sofisticati andranno infatti a potenziare un’altra decina di Lass presenti in Italia: da quello di Verona a quello di Brescia, passando da Milano, Foggia, Palermo ed altri presenti in Italia “salvati” dai tagli. La Basilicata resta quindi orfana del Lass. In virtù delle soppressioni, in Italia diventano quindi ventidue le Sezioni di Investigazione Scientifica. In Fino a giovedì erano ventinove. Sezioni che fanno capo ai Comandi Provinciali e collegate tecnicamente ai quattro Ris presenti in Italia. In diciotto anni a Vietri di Potenza, con frequenza quotidiana, tutte le forze di Polizia hanno portato nel Lass la droga sequestrata, per le analisi del caso. Prima della nascita dei Lass, le analisi venivano effettuate presso le varie Asl del territorio. A Vietri di Potenza fino a pochi giorni fa hanno operato due marescialli e un appuntato, tutti ben integrati nella comunità vietrese e presenti da diversi anni, provenienti da Abruzzo, Puglia e Campania. Circa tre anni fa, vista l’importanza del laboratorio e dell’attività svolta, il Lass vietrese venne potenziato con l’arrivo di un maresciallo. Un laboratorio dove hanno operato tre esperti del settore, sempre in formazione e specializzati. Dicevamo di ogni tipo di droga analizzata: non solo le più frequenti come hashish e marijuana, ma anche tanta cocaina, eroina, ecstasy, chetamina e droghe sintetiche pericolosissime, come l’ultima scoperta della Jwh e catinona. Proprio dal Lass vietrese, nel reportage pubblicato due anni fa sul Quotidiano, era stato lanciato l’allarme dei militari di non acquistare sul web le droghe, perché ritenute letali. Nel laboratorio dell’Arma a Vietri sono state analizzate in questi diciotto anni tutte le tipologie di sostanze stupefacenti: naturale, sintetico e semi-sintetico. A proposito di analisi: nel laboratorio a Vietri ci sono strumenti rari e molto costosi. Tutto sarà trasferito negli altri laboratori italiani. Da sempre definita una specialità unica dell’Arma dei Carabinieri, il Lass sparisce dalla Basilicata. Non solo l’analisi della sostanza stupefacente sequestrata, ma anche il compito di segnalare la presenza di nuove sostanze stupefacenti e psicoattive. Ma come funzionava il processo di analisi nel Lass. Una volta fatto il sequestro della sostanza stupefacente, le forze di Polizia facevano richiesta di analisi Cocaina analizzata nel LASS di Vietri di Potenzaagli operatori del Lass. Una volta trasferita la sostanza a Vietri, i Carabinieri del Lass effettuavano le operazioni di pesatura e campionamento della sostanza. Poi venive prelevata una quantità (secondo i protocolli internazionali) per le analisi. I campioni di droga scelti venivano utilizzati con dei solventi particolari e ad ultrasuoni, e la soluzione veniva analizzata mediante strumenti particolari, denominati gascromatografo e gasmassa. Questi strumenti stabilivano poi la qualità della droga e la quantità di principio attivo presente. La droga analizzata veniva poi sciolta con alcuni solventi, che la rendevano inutilizzabile per scopi illeciti. A fine anno poi ciò che restava della droga veniva smaltito da ditte specializzate, come da normative vigenti in materia di stoccaggio e smaltimento. In ultimo poi gli operatori del Lass preparavano il referto, dove veniva riportato tutto dettagliatamente. Quanto durava un’analisi? Da un minimo di un’ora e mezza anche fino a dieci ore, è chiaro che dipendeva dalla quantità e dal tipo di droga. Tutto ciò che oggi purtroppo non si ripeterà, in una piccola comunità che soffrirà comunque la soppressione del Lass: basti pensare al via vai particolarmente di mattina, e anche a quel non poco di commercio che creava il personale non solo operante sul territorio, ma anche chi giungeva in paese per le analisi. Un presidio importante strappato alla Basilicata. Ad oggi, nel silenzio più assordante, non risulta alcuna forma di opposizione alla soppressione da parte del mondo politico ed istituzionale. 

Claudio Buono per Melandro News

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