“Il messaggio lanciato dall’assemblea nazionale della Confartigianato a Milano, sede dell’Expo2015, sintetizzabile in meno tasse sul lavoro e impegni concreti per rilanciare la produzione e l’occupazione, senza sconti per Governo e Regioni, ha un significato particolare per il presente e il futuro del Mezzogiorno. La relazione del nostro presidente Giorgio Merletti descrive ancora un Paese a due velocità, con il Sud sempre a rincorrere, nonostante le statistiche affidino alla domanda interna un ruolo nel traino della ripresa. Ha dunque ragione il fondatore del Censis De Rita: se la ripresa è vera si capirà nei prossimi mesi e comunque senza la piccola e media impresa non c’è ripresa”. Lo sostiene la vice presidente nazionale di Confartigianato, con delega al Mezzogiorno, Rosa Gentile che parla di “naturale e coerente prosecuzione del percorso avviato da Confartigianato con la Convention di Matera e la presentazione del “Progetto Sud 2020. Proposte e strumenti per lo sviluppo imprenditoriale nelle aree meridionali” . Siamo ad un crocevia: no all’ Italia ‘a taglia unica’, artigiani e piccole imprese sono energia e grandezza del Paese e siano modello per azioni della politica. Del resto, le lamentele degli imprenditori presenti a Milano mischiato all’orgoglio dell’eccellenza dell’artigianato e delle piccole imprese italiane in vetrina nel nostro Italian Makers Village per mostrare il bello, il buono e il ben fatto del made in Italy, piccoli imprenditori che ancora non vedono il cambio di passo, sono il cuore pulsante dell’Italia che produce, il simbolo di quanti ogni giorno si rimboccano le maniche ed esprimono l’ansia e l’attesa di vedere concretamente realizzati quei cambiamenti di passo che il Governo, negli ultimi mesi, ha ripetutamente annunciato”. Per Gentile “l’artigianato e le piccole imprese rappresentano i punti di forza del Mezzogiorno. Il Sud sta anche diventando un ‘laboratorio’ di nuove piccole imprese in settori trainanti: manifatturiero, alimentare, energie rinnovabili, Ict, turismo, smart city, trasporti, edilizia. In questi settori, l’artigianato nel Mezzogiorno conta 348.633 aziende, il 25,1% del totale delle imprese artigiane. Alimentazione e turismo ‘made in Sud’ hanno messo in moto la crescita di piccole aziende. Dunque quelle dell’artigianato e delle piccole imprese – sottolinea – sono potenzialità che vanno aiutate ad emergere con azioni di sostegno coerenti con le peculiarità del patrimonio imprenditoriale del Mezzogiorno. La programmazione della prossima stagione dei Fondi europei 2014-2020 è un’occasione da non perdere per valorizzare il ‘tesoro’ imprenditoriale del Mezzogiorno. Per far questo, dobbiamo assicurarci l’accesso ai nuovi finanziamenti promuovendo un migliore utilizzo delle risorse e degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione”. E a proposito dell’annuncio del Premier Renzi di una visita allo stabilimento Fca di Melfi, la vice presidente nazionale Confartigianato sostiene che “è anche questo il segnale dell’interesse quasi esclusivo per l’industria. Il Premier venga a vedere un laboratorio artigiano, una piccola impresa del Sud per comprendere sul campo ogni problematica dell’altra metà del mondo imprenditoriale che proprio nel Mezzogiorno grazie alle produzioni alimentari di qualità e al turismo tira più dell’auto”. È, allora, necessario un maggiore impegno del Governo per supportare i processi di internazionalizzazione delle piccole imprese e dell’artigianato, che contribuiscono a diffondere all’estero non solo le loro produzioni, ma anche la cultura del nostro Paese, mettendo da parte la teoria di fare a meno dei corpi intermedi della società”.