Carrozzieri lucani sul piede di guerra. Prosegue mobilitazione: martedì manifestazione a Potenza

ass. carrozzieri confartig.Si intensifica lo stato di mobilitazione dei Carrozzieri lucani di Confartigianato che non ci stanno a subire l’ennesimo tentativo di consegnare il mercato delle riparazioni auto nelle mani delle assicurazioni, in nome di una presunta liberalizzazione. Tentativo che è scritto nero su bianco nella riforma dell’Rc auto contenuta nel Disegno di legge Concorrenza presentato dal Governo il 20 febbraio scorso. I Carrozzieri di Confartigianato partono quindi al contrattacco.  Martedì 31 prossimo nel salone della Confartigianato di Potenza (via del Gallitello 116) con inizio alle ore 16,30 si terrà una manifestazione con la presenza dei presidenti nazionale Anara-Confartigianato Vincenzo Ciliberti e regionale Confartigianato Carrozzieri Aurelio Finelli, oltre che del segretario nazionale Confartigianato Autoriparazione Raffaele Cerminara, del presidente regionale Confartigianato Antonio Miele e della vice presidente nazionale Confartigianato Rosa Gentile. Sono complessivamente 1.154 le ditte di settore in Basilicata (tra commercio al dettaglio e riparazione) e a fine 2014 il saldo è stato negativo di 26 unità (20 immatricolazioni contro 46 cancellazioni.  Il Presidente Regionale della Confartigianato Carrozzieri Aurelio Finelli  sottolinea che la manifestazione del 31 marzo a Potenza  intende coinvolgere anche i consumatori e far per capire loro quali sono gli effetti di questa ‘bomba’ che distrugge il lavoro e carrozziereanche gli interessi dei cittadini che non possono più decidere con la loro testa quale carrozziere scegliere. Innanzitutto il risarcimento in forma specifica – spiega Finelli – getterà l’automobilista danneggiato fra le braccia del carrozziere convenzionato con le compagnie, che dovrà lavorare alla manodopera imposta dalle imprese. Risultato: auto riparate male e in fretta, e con gravissimo pregiudizio dei diritti degli automobilisti, che non potranno più scegliere liberamente di rivolgersi al carrozziere di fiducia. Ed effetti devastanti per la sicurezza stradale: vetture rimesse in sesto alla meno peggio che circoleranno per le nostre strade. Iniziative a tutto campo, quelle decise dai Carrozzieri di Confartigianato, in nome di un settore che conta oltre 18.000 imprese artigiane e che negli ultimi anni ha subito pesantemente gli effetti della crisi. Basti dire che nell’ultimo anno, il numero delle carrozzerie è diminuito dell’1,6%. Il bilancio è ancor più negativo per tutto il settore dell’autoriparazione che, tra il 2011 ed il 2014, ha registrato una riduzione di fatturato dell’8,1%, pari a 1,2 miliardi di euro in meno, e nel 2014 ha visto un calo dell’1,3% delle aziende artigiane. ”Da più di un anno -ricorda il presidente Carrozzieri di Confartigianato – ci stiamo battendo per abbassare i costi delle polizze assicurative per i consumatori, garantendo riparazioni sicure e conformi ai parametri del costruttore, grazie alla competenza e alla professionalità dei carrozzieri di fiducia ed indipendenti. Invece ci ritroviamo -rimarca- con una situazione che, se confermata, metterà sul lastrico più del 50% delle carrozzerie artigiane. Bisogna abbassare le tariffe Rc auto -avverte- garantire ai consumatori il diritto di scegliere il carrozziere di fiducia, assicurare libertà di concorrenza nel mercato della riparazione, tutelare la qualità delle riparazioni e la sicurezza della circolazione stradale. Obiettivi raggiungibili se si puntasse ad avere una concorrenza reale sul mercato”.

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