Vietri: “La lettera è un’ammissione di colpa del Sindaco. Privatizzare sarà grave errore”

VIETRI DI POTENZA – Dopo la petizione promossa settimane fa dai gruppi della Giovine Vietri, La Matita e minoranza consiliare su Tarsu/Tares, e il conseguente consiglio comunale ad hoc, il Sindaco di Vietri, nei giorni scorsi, ha inviato una lettera agli oltre 400 vietresi firmatari della petizione spiegando, nel dettaglio, le scelte adottate dall’amministrazione e l’irricevibile ed illegittima proposta di tornare alla Tarsu. Ed oggi, a seguito della lettera, intervengono La Giovine Vietri, La Matita e la minoranza consiliare, che in una nota scrivono: “la lettera ricevuta dai vietresi in questi giorni rappresenta un’ammissione di colpa da parte del Sindaco su ciò che si poteva fare e non si è fatto. Abbiamo già ampiamente segnalato che l’immobilismo dell’amministrazione ha causato l’aumento dei costi e in ultimo la “fretta” di voler far cassa ha portato a non utilizzare un’opportunità per ridurre la bolletta dei cittadini: il ritorno alla Tarsu”. E continuano: “nella lettera il Sindaco ha spiegato che “non si poteva far  niente” a causa del decorso dei termini. Ci chiediamo: ma i termini da chi dovevano essere rispettati? Dai cittadini o da un Sindaco che probabilmente era più attento a copiare e incollare il bando di privatizzazione del comune di Picerno? Noi, invece avremmo avviato fin da subito un nuovo progetto di raccolta differenziata atto a ridurre i costi. Il ritorno alla Tarsu rappresentava solo un “palliativo”; se non si interviene sui costi a nulla servono le giustificazioni. Probabilmente il Sindaco non ha nemmeno favorito un “intervento” dei propri collaboratori che sicuramente sono coscienti del fatto che “qualcosa si poteva fare” (si noti il voto contrario in Giunta sugli eco-compattatori da parte dell’Assessore De Laurentiis, e l’assenza di Guercio). Ed è proprio a loro che ci appelliamo relativamente alle imminenti scelte sulla gestione del servizio di raccolta differenziata.

Da sinistra verso destra Giordano della Giovine Vietri - Ferracano de La Matita - e la minoranza consiliare composta da Carleo e Felitti

La privatizzazione sarebbe l’ennesimo errore”, aggiungono. Insomma, “abbiamo mezzi, il personale e tutto il necessario per gestire il servizio in maniera efficiente: perché impegnare il comune per 9 anni relativamente ad una materia in continua evoluzione? Perché mettere a rischio il personale? La motivazione utilizzata dal Sindaco relativamente alle Unioni dei Comuni è a dir poco banale; non è forse meglio avviare un progetto virtuoso ed estenderlo anche agli altri comuni limitrofi? Una volta tanto potremmo essere noi ad arrivare prima. Ci eravamo resi disponibili per redigere un progetto insieme agli amministratori; ma la proposta non è stata accolta. Come al solito il Sindaco dimostra di essere al contempo amministrativamente superficiale e nei comportamenti con i cittadini poco rispettoso. Se non avessimo proposto le varie iniziative pubbliche in merito –si legge nella nota- gli amministratori avrebbero continuato a nascondersi dietro la giustificazione “è colpa del Governo”. L’impressione che abbiamo è di un Sindaco in balìa di un cambiamento a cui non riesce a star dietro. In ultimo, un altro aspetto preoccupante che emerge dai comportamenti del Sindaco, è la sua indisponibilità ad ascoltare i cittadini che rappresenta e l’atteggiamento autoritario nei confronti degli stessi che è emerso sia negli incontri pubblici sia nel voler inviare a tutti i firmatari della petizione il proprio “punto di vista”. E concludono: “oggi siamo ancora una volta a disposizione e presenteremo il nostro progetto a tutti i vietresi (amministratori compresi). Lo accetteranno?”

Claudio Buono
Dal “Quotidiano della Basilicata”
del 04.02.2014

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