“Amarezza per come siamo stati trattati”. A Sant’Angelo Le Fratte un gruppo di giovani interviene per la festa del Santo Patrono

“Volontà di continuare la tradizione di San Michele a Sant’Angelo le Fratte. Amarezza per il trattamento riservatoci, richiesta chiarimenti”. Si intitola così la lettera di un gruppo di giovani di Sant’Angelo Le Fratte, indirizzata al Parroco del Paese, al Sindaco Michele Laurino, ai precedenti membri della Procura di San Michele, alla comunità parrocchiale di Sant’Angelo le Fratte e a tutta la comunità santangiolese. Il tema è quello dell’organizzazione della festività del Santo Patrono. Ecco la lettera integrale inviata anche a Melandro News.

“Noi “Giovani Santangiolesi per San Michele” siamo un gruppo di più di 20 ragazzi e ragazze santangiolesi, del paese e delle contrade, e ci siamo riuniti alla fine del mese scorso dopo aver appreso, con dispiacere, delle dimissioni dei precedenti membri della Procura di San Michele. La festa di San Michele caratterizza e anima la nostra comunità da tempo immemore, e sapere delle suddette dimissioni ci ha spinti a organizzarci e a metterci d’impegno per portare avanti una tradizione che ci tiene uniti con la comunità intera, oltre che con le generazioni precedenti. Il fuoco vivo di questa sentita tradizione noi vogliamo alimentarlo e trasmetterlo poi alle generazioni successive. Tra la fine di marzo 2024 e l’inizio del mese corrente ci siamo riuniti con entusiasmo e passione tra giovani per condividere le nostre idee e metterci a disposizione per il futuro di San Michele, visti anche i tempi stretti per la festa dell’otto maggio. Se inizialmente siamo stati ricevuti in modo cordiale e disponibile dal Parroco, con il quale avevamo creduto di essere convenuti sulla assunzione dell’impegno, da parte nostra, di formare la nuova Procura già per la prossima festa di San Michele dell’otto maggio 2024, purtroppo ieri ci siamo dovuti ricredere. Non solo è circolato, infatti, un comunicato per cui la festa dell’otto maggio sarà organizzata dal solo Parroco con un “piccolo gruppo” di persone – che evidentemente non siamo noi – proprio mentre noi ci apprestavamo a comunicare le nostre disponibilità e le nostre idee, ma ci siamo di fatto visti esclusi dalla organizzazione della festa. Apprendere questo in via indiretta, senza essere stati minimamente informati, ha suscitato in noi un grande dispiacere e la sensazione di essere stati presi in giro. Non ci saremmo aspettati ciò soprattutto perché siamo stati animati fin dall’inizio da valori di solidarietà e trasparenza. Se spesso a noi giovani è stato rimproverato un certo disinteresse per la vita della comunità, questa volta ci abbiamo messo tutta la nostra buona volontà. Ora, sebbene nel suddetto comunicato venga apprezzata la nostra iniziativa – definita “davvero bella” – e ci si inviti a partecipare alla organizzazione della festa di settembre, abbiamo comunque ritenuto necessario esprimere pubblicamente la nostra amarezza attraverso questo comunicato, perché i nostri concittadini sappiano. Preme infine chiedere a tutte le parti interessate della comunità, a partire dal Parroco, il Sindaco e i membri della Procura precedente, che vengano date a noi e alla comunità santangiolese, preferibilmente mediante assemblea pubblica, spiegazioni e soprattutto prospettive concrete per il futuro di San Michele, che tanto abbiamo a cuore. Certamente noi non possiamo permetterci di restare indifferenti dinanzi a una questione cosi importante. Da troppo tempo si evita il confronto, mentre le incomprensioni crescono e le delusioni aumentano. La delusione che abbiamo subito noi in questa occasione non spegne però il nostro entusiasmo e la nostra voglia di partecipare, che anzi si vedono ulteriormente stimolate dalla consapevolezza che è comunque a noi giovani e cittadini santangiolesi che spetta dare un futuro alla festa del nostro amatissimo Santo”

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