Lavoratori ex TIS e RMI in Basilicata, continua la protesta a Potenza: “Serve intervento forte e determinato nei confronti del governo centrale”

Di seguito l’intervento del Coordinamento USB ex TIS (Tirocini di Inclusione) e RMI (platea Reddito Minimo d’Inserimento) a seguito delle proteste che vanno avanti da mesi a Potenza sulla stabilizzazione.

Quousque tandem abutere patientia nostra! Dalle farneticazioni di pseudo sindacalisti ai tromboni di sempre, quei rappresentanti del sindacato confederale che oggi, facendo proprie le lotte dei lavoratori, si permettono di sbandierare come una vittoria la proposta del tutto parziale avanzata dalla regione che non tiene conto di tutto il complesso progetto di rivendicazione di stabilizzazione portato avanti dal nostro sindacato e delle reali aspettative della platea. Già il 15 e il 28 novembre intervenendo sugli impegni assunti dall’assessore Casino nell’incontro del 14 novembre avevamo richiamato la necessità di verificare il numero reale dei lavoratori interessati al progetto di forestazione e di intervenire sugli altri punti qualificanti e necessari per arrivare alla stabilizzazione e al miglioramento immediato delle condizioni dei progetti ex TIS e RMI.

Ora ben venga la possibilità su base volontaria di un progetto di forestazione, cui crediamo aderiranno soprattutto i soggetti che già svolgono senza alcun diritto le medesime mansioni, come già da noi richiesto da marzo 2023, ma non con un reddito che garantisce appena circa 600 euro di aumento annuo rispetto all’attuale sussidio di inclusione sociale. Non possiamo tacere la nostra netta contrarietà alla mancata volontà regionale di intervenire sull’aumento del sussidio da riconoscere a coloro che vorranno restare nei progetti ex TIS e RMI , in attesa di una diversa stabilizzazione, oggi ancora più insufficiente a coprire l’aumento di tutti i generi di prima necessità e delle bollette. E dobbiamo ricordare ancora una volta il mancato riconoscimento dei diritti essenziali più volte denunciato.

Senza tacere della necessità di un intervento più forte e determinato nei confronti del governo centrale per ottenere quelle modifiche delle norme assunzionali negli enti locali che possano permettere una reale stabilizzazione nei posti di lavoro in cui sono impegnati da anni come già consentito e tutt’ora si consente in tante sedi della pubblica amministrazione. Per noi la lotta continua e va ripresa con maggiore forza, dando voce e gambe alla complessità e diversità delle richieste di cui i lavoratori vorranno farsi carico.

Coordinamento USB ex TIS e RMI

 

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