Ruoti, inchiesta Black Gold. Il 10 ottobre si deciderà sul rinvio a giudizio dell’ex sindaco Salinardi e di altre dodici persone

Anna Maria Scalise, individuata tra le principali persone offese

Si deciderà il prossimo 10 ottobre presso il Tribunale di Potenza sul rinvio a giudizio richiesto per l’ex sindaco di Ruoti, Angelo Salinardi, e di altre 12 persone, indagate per una serie di reati in due filoni di inchiesta della Procura di Potenza, di cui uno per atti persecutori e calunnia in danno di Anna Maria Scalise, già sindaco di Ruoti, Franco Gentilesca (all’epoca dei fatti assessore, oggi attuale sindaco), del poliziotto Pasquale di Tolla e del Ministero dell’Interno, individuato come parte offesa.

Il giudice per le udienze preliminari di Potenza, Teresa Reggio, dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio formulata dal Pubblico Ministero Giuseppe Borriello. Rischiano il processo insieme all’ex sindaco Salinardi ben 12 persone. L’inchiesta – che a febbraio 2022 portò all’arresto di 15 persone – si basa su due filoni di indagini. Il primo su un presunto sistema corruttivo nell’indotto industriale di Melfi, l’altro che ha destato non poco scalpore per una serie di intercettazioni ambientali spuntate dagli atti, riguarda i reati di atti persecutori, calunnia e accesso abusivo a sistema informatico, con Scalise e Gentilesca principali persone offese. 

In particolare, si legge nelle carte della Procura, si tratta di una serie di reati “che avrebbero cagionato all’ex sindaco Scalise un perdurante e grave stato di ansia e di paura nonchè concreto timore per l’incolumità propria e dei familiari”. La decisione se processare o meno le 12 persone verrà assunta il prossimo 10 ottobre.

Intanto Scalise, tra le principali persone offese, ieri ha deciso di riconsegnare all’ANDE (Associazione Nazionale Donne Elettrici) il premio che lei stessa ha ricevuto nel 2014. “Mi sorprende l’Ande – dice Scalise – e chi la presiede in Basilicata, Ninni Fanelli, che almeno verbalmente non ha fatto mai mancare la sua solidarietà a nome delle donne nei miei confronti per quanto ho dovuto subire durante il mio mandato da Sindaco. Nel 2014 la stessa mi riconosceva il premio di “Donna dell’anno” per essermi distinta in ambito sociale, per avere gestito in qualità di Commissario regionale della Croce rossa di Basilicata l’emergenza nord Africa, per l’accoglienza ai migranti, per la lotta alle povertà, ed in ambito culturale per aver realizzato il primo percorso culturale nella città di Potenza. Oggi, a distanza di 10 anni ho deciso di riconsegnare il riconoscimento che mi era stato conferito dall’Ande. È inaccettabile, infatti, che solo qualche settimana fa, la stessa presidente abbia conferito il premio “uomini per il sociale” a Luigi Scaglione, distintosi – a dire dell’associazione – in ambito giornalistico e della comunicazione. Scaglione era stato già arrestato per atti persecutori e diffusione di falsi comunicati nei miei confronti e della mia Giunta, secondo quanto ribadito dalla Procura ed oggi nei suoi confronti vi è una richiesta di rinvio a giudizio, perché le accuse della Procura reggono. Se è vero che fino al terzo grado di giudizio si è considerati innocenti è pur vero che dall’altra parte fino al terzo grado di giudizio ci sono delle presunte vittime. Un eccessivo garantismo aprioristico nei confronti dei presunti colpevoli, è un garantismo che contrasta con la necessità di dover tutelare anche le persone presunte vittime dei reati subiti. Quali esempi di vissuto umano si stanno proponendo?”.

“Ritengo pertanto – ha concluso in una note Scalise – alla luce degli ultimi accadimenti di restituire all’ANDE il riconoscimento conferitomi in quanto in contrasto con i valori che sono alla base dell’etica”.

Claudio Buono

1 comments

  1. Luigi Scaglione

    La ex Sindaca di Ruoti, continua con il suo stillicidio di accuse senza che nessun giudizio finale sia stato pronunciato nei miei confronti.
    Il giustizialismo a rate la porta a coinvolgere anche una nobile Associazione che ha riconosciuto le mie “buone” azioni nelle vicende dei Lucani nel Mondo e della Informazione. Tra l’altro se ne accorge solo ora dopo essere stata compulsata da un articolo fazioso e fuorviante.
    Per valutare se ho commesso “cattive” azioni (ripeto ancora una volta: non ho mai scritto alcun comunicato offensivo ne firmato note stampa che erano del gruppo politico avversario e non altro) si procede per le vie giudiziarie sino al terzo grado.
    Vuole continuare su questa strada?
    Lo faccia pure ma almeno abbia il buon senso di attendere i giudizi finali, soprattutto se come pare vuole intraprendere la carriera politica con la ennesima candidatura alle elezioni regionali.
    Si faccia la sua campagna elettorale ma non in nome mio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *