Vietri di Potenza, 5 mila euro per chi si trasferisce nella Porta della Lucania. E’ attiva la misura “Vivo a Vietri”, al via le domande

Dopo l’approvazione lo scorso novembre in consiglio comunale, diventa realtà a Vietri di Potenza la misura “Vivo a Vietri”, destinata alle persone e nuclei familiari che intendono trasferirsi da quest’anno – a partire dal 1° gennaio 2023 – nella Porta della Lucania. La misura prevede un contributo di 5 mila euro per ogni nucleo familiare (a titolo di concorso per le spese di acquisto e di ristrutturazione di immobili da destinare ad abitazione principale del beneficiario), a prescindere dal numero di componenti. Previsto, inoltre, un contributo aggiuntivo di 1000 euro per ciascun componente del nucleo familiare al di sotto dei 14 anni che frequenterà le scuole a Vietri di Potenza. Da qualche giorno l’Ente ha pubblicato sull’Albo Pretorio l’avviso pubblico e la documentazione.  Sarà possibile quindi presentare domanda di ammissione al contributo nell’ambito dell’iniziativa riservata alle persone che intendono trasferirsi a Vietri. 

Si potrà presentare la domanda mediante l’apposito format disponibile sul sito istituzionale, presentandola direttamente all’ufficio protocollo del Comune di Vietri di Potenza negli orari di apertura al pubblico o a mezzo PEC all’indirizzo protocollo@pec.comune.vietridipotenza.pz.it, avente ad oggetto “Domanda di partecipazione per l’ammissione al Contributo Vivo a Vietri Ai sensi dell’art. 2 comma 2 lettera c del DPCM del 30/09/2021”. Per usufruire degli incentivi, bisogna trasferire la residenza a Vietri di Potenza e mantenerla per almeno cinque anni, a partire dal 1° gennaio 2023. Il Regolamento Comunale “Vivo a Vietri” e il modello di domanda sono disponibili al seguente link cliccando qui.

Si tratta – aveva spiegato a novembre il sindaco Christian Giordano in consiglio comunale – “di una delle azioni messe in campo dall’amministrazione per provare ad arginare lo spopolamento. È chiaro che lo spopolamento non si contrasta solo con i bonus o con delle esenzioni. Occorrono delle azioni organiche ‘ampie’ e in sinergia con altri attori, capaci di convincere, prima di tutto, i nostri giovani a rimanere. Stiamo per questo lavorando anche sul rafforzamento e sulla creazione di nuovi servizi innovativi”.

redazione

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