Tabacco riscaldato vs Sigaretta elettronica: facciamo il punto

La grande quantità di ricerche effettuate sul fumo di sigaretta classica ha reso ormai chiari i danni ai quali questa può portare. Per tale motivo, sempre più persone riescono a smettere di fumare grazie anche all’uso di tecnologie alternative, come il tabacco riscaldato e la sigaretta elettronica.

Si tratta di soluzioni pensate per coloro che vogliono migliorare la salute personale senza privarsi, almeno inizialmente, delle abitudini legate alla sigaretta.

Che cosa sono il tabacco riscaldato e la sigaretta elettronica?

La sigaretta elettronica, o e-cig, è un dispositivo che ha al suo interno dei liquidi che variano in base all’aroma, ma soprattutto alla quantità di nicotina contenuta. Questi vengono riscaldati a 250°C e producono un vapore praticamente privo di ulteriori elementi.

Non si tratta, dunque, di fumo vero e proprio, ma di vapore generato dal liquido. Quest’ultimo è l’elemento principale del dispositivo e la sua qualità è importantissima per evitare l’insorgere di eventuali conseguenze.

In alcuni prodotti dalla provenienza non certificata sono stati trovati, infatti, ammine e furani in concentrazioni superiori ai limiti consentiti. Per questo motivo, è fondamentale rifornirsi solo presso rivenditori autorizzati come Svapo Store.

Il tabacco riscaldato è un prodotto più recente. Si tratta di un dispositivo che scalda le foglie di tabacco a 350°C (contro i 900°C delle sigarette classiche, che bruciano letteralmente) fino a creare del vapore contenente nicotina. In questo modo, un fumatore può avere un’esperienza che si avvicina molto a quella provata tradizionalmente, ma senza il rischio di aspirare grandi quantità di sostanze dannose per l’organismo.

I riscaldatori usati per questo dispositivo consistono in una punta di carbonio posta tra fibre di vetro che, una volta accesa, scalda il tabacco, oppure in un bastoncino che presenta una lama in ceramica avvolta nel vetro che entra nella sigaretta.

Alcuni ricercatori hanno osservato che il tabacco riscaldato diminuisce di ben dieci volte il rischio di sviluppare il cancro. Si tratta di una prima raccolta di dati, che però lascia ben sperare. Non si sta parlando di una totale assenza di rischi, poiché comunque si tratta di un prodotto del tabacco, tuttavia rappresenta un ottimo inizio per ridurre i danni del fumo.

Un valido aiuto per smettere di fumare?

In commercio esistono centinaia di libri con metodi e consigli per smettere di fumare, cerotti, gomme da masticare, oltre a consigli vari reperibili su internet o rimedi più casalinghi. Nessuna di queste soluzioni ha raggiunto, però, gli stessi risultati delle alternative alla sigaretta: recenti studi mostrano che l’uso di questi dispositivi offre ben il 95% di possibilità in più di perdere il vizio del fumo.

Come risaputo, l’amore per la sigaretta passa anche spesso dalla semplice gestualità. Un sistema pensato per mantenerla intatta rappresenta, quindi, già una prospettiva più interessante di un’astinenza totale dalle abitudini ormai consolidate.

La sigaretta elettronica sostituisce il fumo con il vapore, mentre il tabacco riscaldato offre la stessa esperienza della nicotina, ma evitando ai polmoni la dannosa esposizione a tossine e prodotti chimici presenti nel tabacco tradizionale, e con la forma della classica sigaretta.

Un altro punto a favore del tabacco riscaldato e della sigaretta elettronica è il risparmio economico, evidente su base annuale. Il prezzo delle classiche sigarette è spesso oggetto di aumenti, su un costo quotidiano già abbastanza importante soprattutto per i fumatori più incalliti.

Tabacco riscaldato vs Sigaretta elettronica: pro e contro

Per quanto riguarda la gestione della dipendenza da nicotina, le sigarette elettroniche offrono la possibilità di ridurne gradualmente il dosaggio, fino all’acquisto di liquidi che ne sono totalmente privi. Il tabacco riscaldato, dal canto suo, non ha combustione, con vantaggi legati all’aspirazione, ma la quantità di nicotina non è modificabile, dunque risulta più difficoltoso perdere gradualmente il vizio.

La tecnologia del tabacco riscaldato è relativamente recente e gli studi a riguardo non offrono ancora uno scenario completo, rendendo scettici alcuni studiosi. Le sigarette elettroniche, invece, sono sul mercato da un tempo sufficiente ad avere ottenuto una vera e propria regolamentazione dei liquidi a livello italiano ed europeo, oltre al permesso di essere usate all’interno dei locali (salvo alcune eccezioni), proprio perché non costituiscono un prodotto del tabacco.

Entrambi i dispositivi durano all’incirca una giornata, anche se la sigaretta elettronica permette di prolungare questa autonomia grazie all’uso di batterie esterne. I dispositivi per il tabacco riscaldato consentono in media una ventina di fumate prima di necessitare di una ricarica, assicurandosi sempre di pulire i residui del tabacco per una manutenzione ottimale.

In nessuno dei due casi è assente il perpetuarsi di una dipendenza da nicotina, seppur in modo molto inferiore rispetto alla sigaretta classica e con l’unica eccezione dei liquidi totalmente privi di tale sostanza.

Nei liquidi dell’e-cig le componenti dannose sono praticamente assenti, ma la nicotina all’interno arriva più velocemente al cervello e al sangue, mantenendo quindi attiva la dipendenza. Tuttavia, è realmente possibile mettere in atto un programma che vada a ridurre la nicotina fino al suo totale abbandono.

Il tabacco riscaldato è ottimo per coloro che amano la classica sigaretta, ma vogliono limitare i danni causati dal suo uso.
Ciò vuol dire che affidarsi esclusivamente a queste soluzioni per eliminare il vizio del fumo non è sufficiente: il primo vero passo è la forza di volontà personale.

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