Nel Potentino. Giovane incinta aggredita in casa dal marito in piena notte: arrestato dai Carabinieri

Barile. Violenza fra le mura domestiche, arrestato dai Carabinieri 37enne del posto

I Carabinieri della Stazione di Barile e del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi hanno arrestato in flagranza di reato un 37enne di Barile, ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti contro familiari e lesioni personali. In particolare, nella nottata di ieri, 26 febbraio, poco dopo la mezzanotte, una giovane donna dall’accento straniero, in evidente stato di agitazione, ha contattato il Numero Unico di Emergenza 112 dell’Arma chiedendo l’intervento di una pattuglia presso la sua abitazione di Barile, in quanto aveva avuto un violento litigio con il marito e temeva per la propria incolumità. Immediatamente sono intervenuti la “Gazzella” dell’Aliquota Radiomobile di Melfi e personale della locale Stazione Carabinieri. Raggiunto il domicilio, i Carabinieri, dopo aver intimato all’uomo di aprire la porta di casa, sono entrati ed hanno raggiunto la donna, 25enne, che era in una camera al piano superiore, da subito apparsa palesemente scossa e spaventata.

I Carabinieri hanno allontanato il marito, tra l’altro, mostratosi fortemente contrariato dal fatto che gli stessi fossero giunti in loco, poiché questi continuava ad inveire all’indirizzo della moglie. A seguire, una volta tranquillizzata la giovane vittima, i militari sono riusciti a ricostruire l’accaduto. La donna che, peraltro, era in stato di gravidanza, ha riferito di essere stata aggredita per futili motivi dal marito nel mentre erano nella loro camera da letto. Ne era quindi nata una lite durante la quale era stata colpita violentemente al volto e strattonata per i capelli. Successivamente, per paura che il coniuge potesse continuare nelle violenze, si era chiusa in una stanza in attesa dell’arrivo dei Carabinieri. Non bastasse questo, la donna poi ha anche raccontato che già qualche mese addietro si era verificato un episodio analogo, per il quale non aveva, però, inteso formulare alcuna denuncia, nonostante temesse il ripetersi di altre azioni violente.

Nella circostanza la stessa è stata assistita e sottoposta a cure mediche del personale 118 sopraggiunto sul posto. Al compimento di tutti gli accertamenti necessari, l’aggressore è stato arrestato ed associato alla Casa Circondariale di Melfi. L’accaduto, ancora una volta, evidenzia l’importanza di segnalare tempestivamente gli episodi di violenza al Numero Unico di Emergenza 112 o alle Stazioni Carabinieri presenti sul territorio, al fine di consentire ai militari di effettuare gli interventi con immediatezza e scongiurare drammi familiari, oltre a possibili conseguenze ulteriori per le vittime.

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