Emergenza Covid-19. Maturità e terza media, tutti ammessi per legge: via libera al decreto

“Ammissione maxi per esami mini. È l’effetto collaterale che l’emergenza coronavirus riserverà agli 1,1 milioni di studenti dell’ultimo anno di medie e superiori, privatisti inclusi, per effetto del decreto messo a punto dalla ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina, e approvato dal Consiglio dei ministri lunedì 6 aprile. In un contesto generale che porterà tutti i loro colleghi delle classi precedenti a ottenere una promozione “per legge” anche con 2 o 3 insufficienze. Rinviando al prossimo anno scolastico la resa dei conti con i debiti da recuperare. Sciolto il nodo sui precari: nell’ultima bozza il ministero può bandire quelli già autorizzati”. E’ questo quanto ha riportato in un articolo, pubblicato poco fa, Il Sole 24 ore. 

Sarà quindi una maturità “light”. A giugno, saranno ammessi all’esame di quinta superiore tutti e 510mila aspiranti maturandi. A prescindere che le scuole riaprano prima o dopo il 18 maggio. Il decreto prevede che non saranno requisiti obbligatori la partecipazione alle prove Invalsi in italiano, matematica, inglese e lo svolgimento delle ore minime di alternanza scuola-lavoro. Le prove rimarranno tre, due scritti e l’orale. Ma il secondo scritto anziché essere nazionale come il compito di italiano, verrà messo a punto dalle commissioni.

Le commissioni saranno interne, tranne il presidente che sarà esterno. Anche per quanto riguarda la licenza media, sarà semplificata. “Qualora le attività didattiche ripartissero prima del 18 maggio l’esame finale perderebbe una o più prove (rispetto ai tre scritti e all’orale previsti oggi). Senza riapertura invece l’esame consisterebbe nella semplice presentazione della “tesina da parte dell’alunno su cui la commissione esprimerà il voto finale”, scrive Il Sole 24 ore. 

Per gli altri promozione «per legge» – Agli altri 7 milioni di studenti senza esame l’emergenza assicurerà la promozione «per legge», con la possibilità di recuperare l’anno prossimo le eventuali insufficienze.

E’ questo quanto riportato nel decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri.

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