Emergenza coronavirus, alcune sarte potentine realizzano 50mila mascherine e le distribuiscono nei Comuni lucani

In questo momento di emergenza la solidarietà non ha confini, tanto che il COC (Centro Operativo Comunale) di Sant’Angelo le Fratte riceve le prime mascherine, frutto della generosità di alcune sarte volontarie potentine, per mano dell’assessore alle Politiche Sociali e Abitative di Potenza. Infatti in attesa della mascherine provenienti dalle istituzioni preposte, nella serata di ieri sono state saranno distribuite 50000 mascherine nei vari Comuni lucani e poi a seguire nei prossimi giorni, i volontari della Protezione Civile Gruppo Lucano Sede di Sant’Angelo le Fratte ne hanno ritirato 50. Le mascherine donate alla comunità santangiolese lavabili e riutilizzabili, a cui se ne aggiungeranno altre 400 donate da un’associazione locale entro fine settimana saranno consegnate a volontari e forze di polizia locale, dipendenti e collaboratori comunali in forza per garantire servizi essenziali, ammalati, anziani e personale preposto all’assistenza degli stessi e poi tutte quelle persone che in questi giorni sono costretti ad uscire di casa per necessità inderogabili (visite mediche, ecc.). Con questa occasione i Volontari, di questa sede, ringraziano i sindaci Michele Laurino e Mario Guarente per le azioni e l’impegno profuso al fine di gestire l’epidemia in atto e le rispettive giunte, ma soprattutto l’assessore Fernando Picerno che non ha negato un suo contributo alla comunità melandrina che confina con il Vallo di Diano (Caggiano, Polla, Atena, Sala Consilina, ed altre) ormai zona rossa a cui si è aggiunto il Comune di Satriano di Lucania che negli ultimi giorni ha registrato casi di positività al covid-19 rendendola una comunità molto vulnerabile. Inoltre i volontari hanno verificato anche la possibilità di autoprodurle con materiale idoneo, ma confidano che la macchina istituzionale, calmierata l’emergenza al Nord Italia e rilevato le azioni poste in essere, riuscirà a supportare in maniera puntuale le regioni meridionali dove di fatto ora si dovrà contenere l’emergenza e quindi scongiurare un’auto produzione delle stesse. Continuiamo a restare tutti a casa e usciremo presto fuori dall’emergenza!

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