Basilicata, nessuna proposta di lavoro con il “Reddito di cittadinanza”

In Basilicata, fino a oggi, il reddito di cittadinanza non sembra aver ancora prodotto una sola proposta lavorativa. E’ quanto emerge da un’interlocuzione con i soggetti deputati alla gestione, dalla quale è emerso, però, che i Navigator lucani sono ancora impegnati nella stipula dei «patti per il lavoro», fase che durerà almeno fino alla data del 15 dicembre. «Si tratta – ha spiegato Antonio Fiore, direttore dell’Arlab – di una scadenza nazionale, non certo imposta o programmata da noi. Peraltro – ha aggiunto – in Basilicata siamo a buon punto e, secondo me, termineremo molto prima della scadenza indicata. Io credo che tutto proceda nel migliore dei modi», ha concluso Fiore.

Va rimarcato che, alla data del 31 ottobre, in Basilicata sono state presentate 16.055 domande tra reddito e pensione di cittadinanza. Di queste, sono state 9.425 le istanze accolte per il reddito di cittadinanza e 1.081 per la pensione. Lo ha reso noto l’Inps, che ha svelato anche i dati di tutti Italia. Nel nostro Paese, sempre alla data del 31 ottobre, sono state presentate oltre un milione e mezzo di domande, precisamente 1.555.588, mentre le istanze di reddito di cittadinanza accolte sono state 900.283 e 120.327 quelle di pensione di cittadinanza, per un totale di 1.020.610 di nuclei familiari interessati.

Tornando alla nostra regione, l’Arlab ci ha anche fornito i dati dettagliati sui percorsi completati e istruiti dai Navigator con i singoli percettori alla data del 4 ottobre scorso. Quando erano 3582 i patti stipulati, mentre i percettori da convocare erano 2600 e 711 gli esclusi. A loro si aggiungono 802 esonerati, 67 trasformati e 348 annullati. Insomma, i 13 Navigator lucani stanno lavorando e istruendo questa “pratica”. Che, va ricordato, viene gestita dai Centri per l’Impiego che in Basilicata sono otto: Potenza, Matera, Pisticci, Melfi, Policoro, Lauria, Senise e Villa d’Agri. A Potenza si è registrato il massimo dei beneficiari (1823), seguita da Melfi (1799) e Pisticci (1127). A Matera, invece, “solo” 1082. Il Cpi con meno beneficiari, invece, risulta essere Lauria (421), seguito da Villa d’Agri (424) e Senise (565), mentre a Policoro sono stati 870. Il Cpi che ha prodotto, fino ad ora, più patti stipulati è stato quello di Potenza (865), seguito da Melfi (864) e Matera (543). Pisticci, pur avendo molto beneficiari ha invece al momento soltanto 220 patti stipulati e, per converso, ancora 733 beneficiari da convocare: è il centro più indietro di tutti, ma questo primato negativo si spiega con la endemica carenza di personale. Il Cpi nel quale sono rimasti meno beneficiari da convocare, invece, è quello di Policoro: solo 126. La maggiore pattuglia di esclusi è quella del Cpi di Melfi (209), mentre quello con meno è Lauria (21). Gli esonerati sono stati in numero maggiore a Potenza (165), meno a Senise (23). Il numero top di trasformati si è registrato a Potenza (39), mentre nessuna trasformazione si è registrata a Lauria e Senise. Infine, gli annullati: il numero massimo a Potenza (87), quello minimo a Senise, dove solo 3 beneficiari hanno visto annullare il loro patto. Dati che sicuramente vanno aggiornati alle ultime ore, ma di poco. Soprattutto, si tratta di dati che, al momento, non certificano ancora proposte di lavoro.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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