Indagini sulla partita Picerno-Bitonto, la società rossoblù fa chiarezza: “Totale estraneità ai fatti”

Sembra non esserci pace per il Picerno, che ha scritto la storia approdando in Lega Pro e “festeggiando” per due volte, per le note vicende col Taranto e la penalizzazione. In riferimento all’ultima partita di campionato del 5 maggio scorso, che ha visto la squadra melandrina vincere 3-2 contro il Bitonto, c’è una indagine della Procura della Repubblica di Bari, coordinata dal pm Bruna Manganelli. L’indagine riguarda una combine del match, quindi un illecito sportivo. In mattinata ci sono state delle perquisizioni a carico di alcuni calciatori e nelle sedi delle società. Ma l’unica cosa che appare certa è che nessun calciatore o tesserato del Picerno è indagato. Anzi, a tal proposito, la società lucana poco fa ha diramato una nota alla stampa, che proponiamo integralmente. “In merito alle notizie circolate in data odierna, riguardanti una indagine portata avanti dalla Procura della Repubblica di Bari avente ad oggetto l’accertamento di una presunta combine relativa  allla partita tra Picerno e Bitonto, giocata sul campo neutro di Rionero in Vulture (PZ) il  5.5.2019, la società AZ Picerno Srl dichiara la più totale estraneità ai fatti e, fiduciosa del corretto decorso della Giustizia, non rilascerà alcuna dichiarazione attraverso i propri tesserati fino a quando non verrà fatta chiarezza dagli Organi Competenti”. La società, intanto, proprio oggi ha formalizzato la richiesta di iscrizione al campionato di Lega Pro e ha adempito a tutto quanto previsto per partecipare al campionato, con quattro giorni di anticipo rispetto alla scadenza del 24 giugno. 

redazione

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