Nei giorni scorsi l’allarme era stato lanciato da siti on-line come Il Meteo, Panorama, Blasting News, La Stampa e Repubblica. “Le cimici asiatiche invadono le città del nord-Italia”, titolavano molte testate. La notizia è che da pochissimi giorni questo tipo di cimici sono arrivate anche in Basilicata, come testimonia la foto in questa pagina, scattata a Vietri di Potenza. Dall’aspetto molto diverso di quelle più note, che sono completamente di colore verde. Queste che sono pronte ad invadere anche la Basilicata sono di colore marrone. Si tratta di una cimice marmorata asiatica, e stanno prendendo d’assalto molte abitazioni. Sia chiaro, non c’è alcun pericolo per l’uomo. Ma possono però provocare ingenti danni all’agricoltura, e in particolare alle coltivazioni di pere, kiwi e mele. Il suo nome scientifico è Halyomorpha halys. Come insetti sono anche particolarmente proliferi: depositano le loro uova per 2 volte l’anno, procreando fino a quattrocento esemplari alla volta. Molti agricoltori -come raccontato da Blastingnews.it- dicono di non aver mai visto una cosa del genere, con miliardi di cimici che stanno devastando le coltivazioni; inoltre, con l’avvicinarsi della stagione fredda, si intrufolano nelle abitazioni della gente alla ricerca di un rifugio caldo e asciutto dove svernare. Gli esperti fanno sapere che questa invasione e l’arrivo di queste cimici dipende dal clima. Durante quest’anno le temperature sono state al di sopra della norma, e lo sono tutt’oggi. E così il caldo non fa altro che favorire la proliferazione di insetti e parassiti, dannosi per l’agricoltura. Come difendersi? Nei campi con delle reti, nelle abitazioni con le zanzariere. Entrano nella maggior parte dei casi dal camino e si posizionano sui panni stesi all’esterno. Viene consigliato anche di mettere in casa piante di penta o bulbi d’aglio, che possono tenere lontano le cimici asiatiche. Ma non manca il metodo della nonna: aglio e acqua, o aceto, da spruzzare vicino a finestre e porte per evitarne l’ingresso.
Claudio Buono