Anche da Melfi “Sì” al Referendum Costituzionale: la campagna elettorale entra nel vivo

Mauro Basso

Mauro Basso – PD

Sempre più viva la campagna elettorale per il Referendum Costituzionale del prossimo autunno che vedrà gli italiani decidere in merito alla Riforma Costituzionale approvata da entrambi i rami del Parlamento. Proprio la riforma del Parlamento è uno degli aspetti centrali della riforma, con l’abolizione del “bicameralismo perfetto” e l’istituzione del cosiddetto “Senato delle autonomie” a carattere non elettivo. Finirebbero quindi gli eterni “ping pong” tra Camera e Senato,  che dilatavano enormemente i tempi di approvazione delle leggi in Parlamento. Il Senato delle autonomie sarà costituito soltanto da cento Senatori che saranno scelti tra i consiglieri regionali ed i Sindaci e non percepiranno alcun stipendio aggiuntivo per il loro incarico in Parlamento. Svolta epocale che tende quindi a tagliare i costi ed i posti della politica. A proposito di taglio ai costi, la riforma prevede il taglio degli stipendi proprio ai consiglieri regionali e l’abolizione dei rimborsi ai gruppi regionali, oltre all’abolizione di un ente inutile come il CNEL e la cancellazione delle Province. Con questa Riforma termina la lunga disputa delle competenze tra Stato e Regioni assegnando chiara distinzione tra le parti, dando maggiore autonomia alle regioni virtuose e rimuovendo gli amministratori che “portano” in dissesto comuni e regioni; inoltre si da più potere ai cittadini in quanto essi potranno fare proposte attraverso i Referendum e le leggi d’iniziativa popolare verranno discusse in tempi certi. Il comitato “Basta un Sì, Melfi” darà il proprio contributo per l’approvazione delle suddette riforme ritenendole di grande importanza,  in quanto vanno nella direzione di un sistema più semplice, con meno costi e sprechi, dando più potere ai cittadini e maggiore stabilità al Paese. Riforme che ci vengono prospettare da vent’anni ma sempre disattese. Il comitato proporrà nelle prossime settimane incontri tesi a discutere in maniera più diffusa del Referendum ed è aperto a collaborazioni con cittadini ed associazioni. Riformare vuol dire cambiare e solo chi non ha paura del cambiamento può lasciarsi alle spalle il passato e tendere la mano al futuro.

Mauro Basso
Comitato “Basta un Sì-Melfi”

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