Successo per “Fiore di Lucania”, l’inno della Ruralità Lucana: in pochi giorni raggiunte 90.000 visualizzazioni

25In una settimana circa 90.000 visualizzazioni su Youtube, che si aggiungono alle migliaia su Facebook: questo l’eccellente -e forse inaspettato- risultato dell’inno della Ruralità Lucana, “Fiore di Lucania”, pubblicato su YouTube il 24 gennaio. Una canzone splendida che racchiude in sé tantissimi aspetti della nostra regione, in primis le sue tipicità. Un progetto, quello dell’inno, voluto dal Gal Csr Marmo Melandro, e realizzato dal centro di produzione televisivo Family Life. La canzone, quasi totalmente rivisitata, vede il coordinamento artistico di Gianpiero Francece e Giuseppe Marco Albano, con arraggiamenti musicali di Antonio Deodati. L’è anche un messaggio di bontà, benessere e salute proveniente direttamente dalla terra lucana. Nella canzone vengono ricordati: il canestrato di Moliterno, tartufo di Muro Lucano, peperone di Senise, salsiccia di Cancellara, olio di Ferrandina, Soppressata di Rivello, pecorino di Filiano, Lucanica di Picerno, arancia di Tursi e Montalbano, peperoncino di Satriano, percoca di Rotondella, aglianico del Vulture, marroncino di Melfi, fagiolo di Sarconi, melenzana rossa di Rotonda, caciocavallo di Pescopagano e pane di Matera. Il videoclip realizzato da Giuseppe Marco Albano dell’Inno musicale della Ruralità Lucana, scritto da Gianpiero Francese, Giovanni Sileo e Nicola Manfredelli, arrangiato da Antonio Deodati e interpretato da Graziano Accinni, Agostino Gerardi, i Renanera, i Cant’Ieri, Danilo Vignola, Giò Didonna, i Suoni di Terranova del Pollino, i Basiliski Roots, Antonio Nicola Bruno, Tiziano Cillis, la Banda musicale di Melfi. Con la partecipazione speciale di Dino Paradiso e del trio La Ricottta. Tantii bravissimi artisti e musicisti lucani che hanno condiviso l’originale progetto 25promosso dal Gal Csr Marmo Melandro. Si tratta di un racconto artistico video musicale che abbraccia le più importanti prelibatezze enogastronomiche dei luoghi della Basilicata. L’inno si pone come obiettivo quello di dar vita ad un protocollo di impegni tra la Regione Basilicata, il Gal, gli autori e gli artisti, per mettere insieme contributi pubblici e privati per un progetto di solidarietà “I prodotti lucani per la fame nel mondo”, avvalendosi anche della Fao. Si sta pensando ad esempio di contribuire a combattere la fane nel mondo anche con un container di prodotti lucani. Tanti i commenti positivi sulla videoclip e sul testo della canzone, così come sono centinaia le condivisioni su Facebook del video, che ha avuto un grande riscontro positivo anche fuori regione, anche dai tanti emigranti che, con questo inno, si sentono più vicini a casa attraverso la gastronomia e la splendida voce degli interpreti lucani. 

a cura di Claudio Buono

6 comments

  1. Melissa

    Perché gli abitanti di Sarconi non fanno causa? Non meritano questa sgradevole pubblicità! Chi è l’autore del pezzo? Ha provato gli squisiti fagioli di Sarconi? E’ sicuro dell’effetto che i fagioli provocano? Quali sono i suoi studi? Semplicemente di cattivo gusto.

  2. nicola manfredelli

    rispondo agli amici di Sarconi anche a nome degli altri autori Gianpiero Francese e Giovanni Sileo: è evidente che il senso della frase non vuole essere e non è per nulla offensiva, infatti si dice che “e SE quelli di Sarconi…” ad intendere una possibilità remota. D’altronde, personalmente sono stato il protagonista, insieme al Sindaco di allora, Santarsiere e al prof. Bove, del riconoscimento IGP dei Fagioli di Sarconi, cittadinanza a cui mi lega grande affetto e rispetto.

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