Bella, incontro con gli adoratori eucaristici: “Adorare, riflettere e formarsi per migliorare il cammino di fede”

Adoratori BellaSilenzio e attenzione hanno accolto padre Giuseppe Ferraiuolo, martedì 2 settembre 2015, alle ore 21,00, nell’oratorio parrocchiale a Bella, per l’incontro con gli adoratori eucaristici. Dal 15 dicembre 2014, un centinaio di adulti di Bella e dei paesi vicini, come si fa in molte parrocchie in Italia e nel mondo, adorano il Santissimo Sacramento esposto in chiesa 24 ore su 24. E’ nata la necessità negli adoratori di riflettere e formarsi per migliorare il loro cammino di fede e il viceparroco don Ovidio ha chiesto a Don Giuseppe due serate di catechesi. Il secondo incontro è già fissato per mercoledì 9 settembre, sempre alle ore 21,00, nella chiesa Santa Maria Assunta. Don Giuseppe ha paragonato il cammino degli adoratori a quello dei Magi che seguono la stella per adorare il Bambino Gesù. E’ necessario mettersi in viaggio per cambiare se stessi e gli altri. Il viaggio si deve fare con un bagaglio leggero perché i pellegrini camminano a piedi Viaggiare leggeri significa prendere coscienza dei propri limiti, delle proprie mancanze e affidarsi  al Signore per crescere nella fede.  Anche gli adoratori lasciano le loro case per un’ora a settimana, di giorno e di notte e seguono la stella, la parola di Dio e si sforzano di lasciare fuori dalla chiesa le preoccupazioni di ogni giorno, le invidie  le mancanze, gli odi, i pettegolezzi e si prostrano davanti al Santissimo. In questo mondo che ha sempre più fretta  uomini e donne , in tutto il mondo hanno il tempo, questo tempo che è tempo di vita da dedicare a Gesù che ci aspetta sempre nel tabernacolo, in tutte le chiese del mondo. Arrivati a Betlemme i magi sbagliano la meta, vanno dal re Erode, lo cercano in una reggia. Anche noi nel nostro viaggio spesso sbagliamo destinazione e come loro dobbiamo essere capaci di correggerci e trovare Gesù in una stalla, che è la semplicità, l’essenzialità, il necessario. Qui in ginocchio, lo adorano. E’ questa l’essenza della adorazione: riconoscersi bisognosi di aiuto perché manchevoli e avere l’intenzione di cambiare con le azioni. “Anche l’adoratore è fuori della chiesa che deve far vivere agli altri il suo cambiamento con le sue opere, il suo comportamento. E’ un cammino difficile -ha detto don Giuseppe- ma ce la possiamo fare camminando a piccoli passi volendo quello che davvero il Signore vuole da ciascuno di noi”.

Mario Coviello

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