Reddito minimo, un piccolo aiuto anticrisi

aiuti-crescitaTutta l’Italia è ancora sofferente sotto la morsa della crisi che non accenna a diminuire, nonostante le belle parole che si sentono ai vari comizi di qualsiasi fazione politica. La sofferenza dei cittadini è palpabile e continua a suscitare proteste. Ma se la crisi ha colpito praticamente tutto lo stivale, gli effetti più devastanti si avvertono al sud, proprio dove, anche prima dello scoppio della crisi la situazione non era certo delle più rosee e l’economia stentava a decollare, eccezion fatta per il comparto turistico, per la verità ancora allo stadio embrionale, in molte regioni dalle incredibili potenzialità, come la Basilicata. Da qui è però partita una misura anticrisi atta a risollevare, anche se di poco, la condizione economica di molti cittadini di Potenza. Qui il tasso di disoccupazione sta diventando sempre più preoccupante al punto che la maggior parte dei giovani lascia il Paese alla ricerca di un lavoro che in Italia è sempre più una chimera, così come il sogno di avere una casa o di farsi una famiglia. Sogno che per qualcuno diventa realtà dopo aver richiesto un preventivo per un mutuo liquidità, mentre chi non ha nemmeno questa possibilità si arrende alla permanenza tra le mura domestiche della famiglia d’origine. Se non c’è lavoro, non c’è nemmeno la nuova famiglia. E chi già l’aveva ed è rimasto senza lavoro si ritrova a fronteggiare una condizione di difficile risoluzione. Il programma del reddito minimo, la misura adottata dalla regione Basilicata è, quando verrà erogato ai richiedenti, un piccolo aiuto, ma che può essere fondamentale per chi non ha più niente e nessuno su cui contare (neppure su di semplice finanziamento auto per dare una piccola svolta alla propria vita). Si tratta di una modesta somma, circa 450 euro al mese per chi ne avrà diritto, cioè quei soggetti che sono residenti in Basilicata e che sono esclusi dagli ammortizzatori sociali (più altri requisiti necessari per poter fare la richiesta). Una piccola speranza che però tarda ad arrivare e per la quale è stato anche organizzato un corteo mediante il quale si è voluta attirare l’attenzione sulla questione disoccupazione e che ha sfilato il 1 maggio, giorno dedicato a i lavoratori, quei pochi che sono rimasti.

 

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