Il Consiglio Regionale della Basilicata decide (per ora) di non impugnare l’articolo 38: “Dialogo con il Governo”

Marcello Pittella durante la discussione su articolo 38 e Sblocca Italia

Marcello Pittella durante la discussione su articolo 38 e Sblocca Italia, nella seduta odierna del Consiglio

Il Consiglio Regionale della Basilicata ha deciso di non impugnare l’articolo 38 del decreto Sblocca Italia, su proposta del consigliere del M5S Perrino: 5 favorevoli, 7 contrari e 8 astenuti. Dopo la sospensione, il consiglio è ripreso alle 22:05, concludendosi qualche minuto dopo. Almeno per ora niente impugnazione. Quindi il Consiglio regionale ha approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Cd, Pp, Ri, Udc, Gruppo misto, Psi e Sel e 5 voti contrari di Pdl-Fi, M5s e Lb-Fdi) una risoluzione, proposta da dal capogruppo del Pd Cifarelli che impegna il presidente della Giunta regionale “ad  impugnare l’articolo 38 della legge 164/2014 (Sblocca Italia) qualora non vengano ripristinate le prerogative regionali e quindi il principio di leale collaborazione tra Stato, Regioni e Enti Locali in una norma di modifica che potrebbe trovare accoglimento nella legge di stabilità 2015 ovvero nella legge ‘Milleproroghe’”.  Poco dopo le 9.30 i manifestanti sono partiti dall’area di Don Bosco e Piazza Cagliari, raggiungendo poi il Liceo Scientifico, l’Istituto Alberghiero, e subito dopo l’area dei palazzi regionali, nel parcheggio antistante il palazzo del Consiglio Regionale. Alle 15 è iniziato il Consiglio Regionale, all’esterno fischi e cori dei manifestanti, che hanno avuto modo di seguire la seduta da un maxi schermo. Pittella però non è riuscito a concludere il suo discorso: il consigliere di FI, Michele Napoli, lo ha bloccato durante l’intervento, avvisandolo di qualche problema all’esterno. Infatti pare ci sia stata una “carica” con i trattori (nella foto del Quotidiano della Basilicata, in basso a sinistra), oltre, successivamente, al lancio di alcune uova. La seduta del consiglio è stata sospesa per un’ora. Il presidente dell’Assise regionale Piero Lacorazza è uscito fuori, provando a riappacificare gli animi tra i manifestanti, proponendo l’ingresso di 20 manifestanti per partecipare al consiglio regionale. Poi sono ripresi i lavori, con le dichiarazioni dei consiglieri regionali. Durante la discussione il 10425103_760629020639089_6882753300796533380_ngovernatore lucano aveva già annunciato che chiederà al Governo la modifica dell’articolo 38. E in caso di risposta negativa, impugnerà per conto della Regione l’articolo. Si parla di tremila, cinquemila manifestanti. Il tenente Di Bello, dal palco, trattoriha annunciato “siamo più di diecimila”. Cifra esagerata, sicuramente tantissime persone, oltre tremila che senza sosta hanno urlato il loro dissenso e hanno chiesto con forza l’impugnazione dell’articolo 38. A loro poi si sono aggiunti altri manifestanti e studenti, lungo il percorso. Presenze anche da fuori regione. Duri i cori contro Pittella e contro le multinazionali del petrolio. Al corteo presenti anche animali (come gli asini), fumogeni, striscioni e anche qualche grosso petardo, esploso prima dell’arrivo alla Regione. Come raccontato da Ansa.it alcuni manifestanti avrebbero lanciato acqua ed oggetti contro le forze dell’ordine. Non sono mancati i trattori e qualche momenti di tensione, prima della partenza, tra studenti ed esponenti di sigle sindacali e politiche. A capo del corteo il tenente Giuseppe Di Bello, coordinatore del comitato “Mo Basta”. Tantissimi i manifestanti che hanno seguito il consiglio fino alla fine, dal maxi schermo all’esterno.

A cura di @BuonoClaudio

I tantissimi manifestanti, partiti questa mattina da Piazza Don Bosco, e giunti nell'area della Regione Basilicata

I tantissimi manifestanti, partiti questa mattina da Piazza Don Bosco, e giunti nell’area della Regione Basilicata

 

 

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