Prosegue il programma dell’undicesima edizione del Bella Basilicata Film Festival, evento promosso dal Comune di Bella con la collaborazione di Lucana Film Commission. Oggi, martedì 28 ottobre presso il Cineteatro Periz di Bella, una serata dalle forti tinte partenopee. In calendario infatti due documentari che ritraggono la realtà napoletana. In proiezione alle 20.30 il lungometraggio “Le cose belle” (2013) di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno. Il documentario ha ricevuto diversi riconoscimenti importanti, tra i quali citiamo per esempio il Nastro d’Argento come “riconoscimento speciale – Miglior Docu-film”. A seguire la proiezione di un altro lavoro con una forte connotazione sociale. Dalle ore 22 in programma “Il segreto” di Cyop&Kaf. Due artisti napoletani che introducono così la propria opera. “In molti quartieri di Napoli la raccolta degli alberi per il falò del giorno di Sant’Antonio è una tradizione, un rito, un gioco avventuroso che i ragazzi di strada si tramandano di generazione in generazione. Per chi li osserva da fuori – proseguono – è spesso solo una sequenza di atti di teppismo e schiamazzi fino a tarda ora, che si conclude con un pericoloso incendio troppo vicino ai palazzi. Volevamo raccontare quello che accade in molte strade della città nel mese di gennaio, da un punto di vista il più possibile prossimo a quello di una banda di ragazzi. Seguirli nelle loro ricerche, osservare le alleanze e le scaramucce con altre bande, documentare i caratteri, il linguaggio, i codici di comportamento”. In mattinata, invece, ospite il giornalista della Rai Rocco Brancati, che incontrerà i giovani studenti nell’ambito della sezione cinematografica legata alle scuole. Domenica sera invece ha suscitato molto interesse “Alfabeto” del giovane regista siciliano Toni Trupia e del giornalista Antonello Caporale. “Si tratta di sette piccoli film – ha commentato Trupia – che svelano le incongruenze di alcune realtà lavorative. Sono due i momenti forti che ho vissuto. Innanzitutto nel reparto di rianimazione dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, dove comprendi quanto è sottile il confine tra vita e morte. E poi la realtà lucana di Banzi, in cui gli agricoltori sono impegnati in maniera commovente nella difesa identitaria della propria terra”. Trupia ha anche evidenziato l’importanza del Bella Basilicata Film Festival, definendolo “un evento necessario per sostenere l’entità culturale del nostro Paese”.