POTENZA – Il «bonus carburante» che i lucani ricevono dovrebbe essere destinato invece «alla costituzione di un fondo regionale per il contrasto delle povertà, al sostegno di un reddito di inserimento e reinserimento per i disoccupati e, più in generale, per realizzare un piano straordinario anticiclico attraverso l’impiego diretto in nuove attività di forestazione e lotta al dissesto idrogeologico, nel recupero e nella valorizzazione dei beni culturali, nella ristrutturazione degli edifici scolastici, in attività di assistenza sociale». E’ la proposta rilanciato oggi, in una nota congiunta, dai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil di Basilicata, Alessandro Genovesi, Nino Falotico e Carmine Vaccaro. Secondo i tre dirigenti sindacali, «se si facessero converge le risorse del bonus carburante e quelle già destinate al Copes e al fondo per la non autosufficienza, si determinerebbero le condizioni per attivare interventi di politica sociale a favore di almeno 15 mila nuclei familiari deboli, con ricadute positive tre volte superiori alle risorse investite. Su questo terreno può, anzi deve esserci la convergenza di tutte le forze politiche, economiche e sociali. Sarebbe quanto mai opportuno che anche i partiti del centrodestra riflettano sulla necessità di rivedere una misura certamente popolare ma profondamente antisociale in quanto esclude dai benefici i non patentati, come anziani e minori, che costituiscono il segmento più fragile e bisogno della società lucana». (ANSA)