ANALISI – 5 liste a Vietri di Potenza: un bene, un male..o un record?!

LA MIA ANALISI – Amministrative 2012 a Vietri di Potenza

E meno male che la sesta lista è “saltata”, se così si può dire. Altrimenti il record da battere diventava impossibile. Ben cinque liste presentate per le prossime amministrative a Vietri di Potenza. Un gran bel record (meno giovani, correggetemi se sbaglio). Troppe? Giuste?..questo non si sa. Ma una cosa emerge: troppa divisione (storica e mai insuperabile?!). Di sicuro, un bene per il paese, queste cinque liste, non lo sono affatto. La vedo così, è una mia riflessione, personale. Sbaglierò o meno. Ma la vedo davvero così. 5 candidati alla carica di Sindaco, giovani e meno giovani. 35 alla carica di consigliere. Dieci le donne. Per Felitti, Grande, Giordano e Ferracano è la prima candidatura da Sindaco. Non per Rocco Carleo. Partendo proprio da Carleo, è candidato con la lista “Il Paese”. Quasi una espressione dell’amministrazione uscente (lui, Russo e i due Pitta). In più due donne (E. Caivano e G.Viggiano). A completare la lista S. D’Andraia. Poi c’è la lista di Carmine Grande. Candidato Sindaco, nel suo gruppo c’è F. M. Cardillo (che ha ricoperto la carica di presidente del consiglio comunale qualche legislatura fa), la prof.ssa F. D’Angelo, A. De Laurentiis, il giovane E. Carleo, V. Guercio, F. Caggianese e P. Feo. Per molti è l’esordio da candidati. Con grande (segretario provinciale dei Popolari per il Sud) c’è anche una espressione della Pdl. Poi c’è la lista capeggiata da Carmine Ferracano (“La Matita”). Un mix di giovani e non, un gruppo partito già da tempo. Età media 33 anni, con A.Magrino, F. Fabio, G. Macellaro, G. Tarullo e ben 3 donne, A. Montesano, M. Bello e C. Zirpoli. Nel loro logo capeggiano le scritte di “Legalità, Ambiente e Sviluppo”. Altre due le liste. C’è poi quella dei più giovani, “La Giovine Vietri – Ora si cambia davvero”, capeggiata da Christian Giordano, 27 anni. Tutti alla prima esperienza, ma molto determinati. Ance qui, sono ben tre le donne candidate, M. Pascaretta, M. P. Robertiello e C. Nigro. Insieme a loro i giovani A. Caputo, G. Paterna, V. Pitta e F. Pantalena. Unica sorpresa della giornata di presentazione delle liste è stata la fusione (nella notte) tra il gruppo di “Piazza Pulita” (democratici ed Udc) e il gruppo di Vincenzo Felitti, candidato sindaco. La lista si chiama “Insieme per il cambiamento”. Nella sua lista entrano A. Fumiano e C. Nappi, insieme a loro F. Bello, S. Manzella, M. De Pasquale, G. Cardillo ed una donna, P. Cavallo. Troppi nomi, troppe liste. Troppe divisioni. A sentire qualcuno, ci sono anche persone poco adatte. Ma questo non conta. In questi casi servono i numeri. Le famiglie. I voti di famiglia. Il resto, poi (forse) si vedrà. Personalmente, penso che la partenza di questa campagna elettorale non sia delle migliori. Forse qualche altra fusione si poteva (e doveva) fare. Non per il bene dei candidati, ma del paese. 40 candidati per un paese di meno di 3000 abitanti (sinceramente) sono davvero un male. In Basilicata, dal paese di Teana (una sola lista, come Abriola) a Bella (3 liste per 5500 abitanti) Vietri di Potenza abbatte tutti i record, con 5 liste.

Claudio Buono__04 Aprile 2012

5 comments

  1. pasquale

    Alla fine il popolo vince sempre! saprà ancora una volta come dare la giusta lezione, ma purtroppo ancora una volta gli stolti non capiranno, pur di garantirsi un nuovo protagonismo futuro ognuno interpreterà il voto come gli conviene.

  2. Domenico Zirpoli

    Io non lo vedo come un male o un problema.

    E’ piuttosto il risultato positivo ottenuto con la storica elezione del 2007, con la quale si è dato termine ad un lungo periodo in cui governavano sempre le stesse persone. Da quel momento si è diffuso maggior spirito di partecipazione, la democrazia ha funzionato come sempre dovrebbe, e questo ha portato alla formazione di molti gruppi per le immininenti elezioni.

    Se sia giusto o sbagliato non lo si vede dal numero di liste ma dai programmi. E’ allora che si capirà se vogliono apportarsi nuove idee o se si tratta, invece, di puro protagonismo.

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