Nel mondo 120 milioni di ragazze sono fuori dalla scuola. Unicef Italia per l’inizio del nuovo anno scolastico raccoglie fondi proponendo l’acquisto di quaderni, penne, album, pastelli cancellabili, box per la merenda, per assicurare kit scolastici ai piccoli rifugiati dei campi profughi siriani e alle bambine e ai bambini che sono vittime del recente terremoto in Turchia. L’Amministrazione Comunale di Baragiano con il sindaco Galizia e il vicesindaco Sileo ha offerto venerdì 25 agosto al Comitato Provinciale Unicef di Potenza con la giovane del Servizio Civile Universale Letizia Faraone la possibilità di allestire in Piazza Plebiscito un tavolo con i gadget Unicef in occasione di un convegno per la valorizzazione di prodotti tipici locali. Bambine e bambini, accompagnati dai genitori, e persone di ogni età hanno acquistato i gadget perché fare il bene fa bene. Anche così hanno dato una mano per combattere la povertà che è la causa principale dell’esclusione delle ragazze dall’istruzione in paesi come l’Afganistan, l’Iraq e non solo. Alla povertà, si aggiunge il matrimonio infantile e violenza di genere, barriere difficili da superare che variano di comunità in comunità. In alcuni luoghi, le scuole non soddisfano le esigenze di sicurezza o di servizi igienico-sanitari per le ragazze. In altri la didattica non è sensibile al genere e si traduce in divario per l’apprendimento e per lo sviluppo delle competenze.
A Baragiano valorizzare i liquori locali e il peperone crusco, che sono stati degustati dopo il convegno, ha avuto più sapore grazie alla generosità di molti. In base a un ultimo rapporto Unicef, sessismo e stereotipi di genere sono tra le prime cause del ritardo delle ragazze sulle competenze matematiche rispetto ai ragazzi. Oltretutto, le famiglie povere, dovendo scegliere su chi investire nell’istruzione, preferiscono mandare a scuola i ragazzi. Eppure un sistema scolastico equo concorre a costruire la prosperità di un Paese. Per le ragazze, la frequenza scolastica contribuisce alla riduzione della violenza di genere e di pratiche dannose. Per i ragazzi, una istruzione priva di stereotipi di genere significa restare di più a scuola e non essere preda di banda criminali. Ancora una volta, in una tiepida sera d’estate a Baragiano paese, piccoli gesti di generosità consentono all’Unicef di combattere la mancanza d’istruzione, soprattutto delle bambine e delle donne, con i programmi dedicati all’istruzione nei Paesi più in difficoltà. Tra gli aiuti forniti nel 2022, ad esempio, ci sono stati 162.830 kit di materiali didattici per l’istruzione in 52 Paesi, 108.337 kit con il necessario ad attrezzare ed equipaggiare aule.
Mario Coviello