Reddito di Cittadinanza, “1600 famiglie lucane abbandonate con un sms”. La denuncia del consigliere provinciale Ferrone

“E’ accaduto quello che avevamo previsto mettendo in guardia il Governo: con un semplice sms 1600 famiglie lucane, beneficiarie del Reddito di Cittadinanza, sono state abbandonate alla sopravvivenza e quindi a cavarsela da soli”. Ad affermarlo e Carmine Ferrone, amministratore di Bella e consigliere della Provincia di Potenza, che riguardo la cessazione di tale misura, ha aggiunto: “La manovra del Governo di centrodestra fa di peggio: scarica su Comuni e Centri per l’Impiego (oltre che sull’Inps) responsabilità ed incombenze che sono proprie. Soprattutto i Comuni già duramente colpiti dalla mancata assegnazione di risorse del Fual diventano i parafulmine del disagio sociale con una situazione ancor più ingestibile per la nota carenza di personale. Proprio come avviene nei Centri per l’Impiego in alcuni casi scarsamente dotati persino di adeguati strumenti informatici, figuriamoci di personale. Il risultato è quello di aver innescato, volutamente, una forte tensione sociale senza prevederne le conseguenze. Fanno bene Cgil e Uil a mobilitarsi e a tutelare questi lavoratori ai quali si aggiungono la platea di ex Rmi e Tsi anch’essa da troppo tempo abbandonata al proprio destino. E’ il momento che la società civile lucana faccia sentire la propria protesta ed indignazione anche nei confronti della Giunta Bardi che non ha mai voluto prendere in considerazione la proposta del sindacato per un Piano del Lavoro che prioritariamente affronti la diffusa precarietà e con essa dia prospettive ai giovani condannati ad andare via. Ma se non si riesce a garantire condizioni di vita accettabili per i padri e le madri ai nostri giovani non resta alternativa”.

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