Picerno, oltre 600 firme al Prefetto e alla Regione per chiedere intervento sulla strada comunale di Boscotrecase

Chiedono aiuto e un intervento immediato i cittadini di Boscotrecase di Picerno, che dal 20 gennaio scorso sono praticamente isolati a causa di una frana sulla strada comunale. In questi mesi si sono susseguiti sopralluoghi e dialoghi, ma ad oggi nessuna notizia su un intervento per il ripristino della strada. Così il comitato cittadino si è attivato e ha portato avanti una petizione, con oltre 600 firme, inviata al Prefetto di Potenza, al sindaco di Picerno e al Presidente della Regione Basilicata per chiedere di intervenire con urgenza. Ecco la lettera integrale.

Spett.li autorità, dal 20 gennaio 2023 uno smottamento ha interrotto la strada comunale Boscotrecase nel comune di Picerno. E’ una strada comunale che serve da vitale collegamento ad una contrada laboriosa e fattiva. Molto utilizzata anche dai dipendenti dell’area industriale di Balvano e della stessa Ferrero. Si tratta di 40 metri di strada per sistemare la quale, si potrebbe procedere con somma urgenza con spese a carico della regione che si è resa disponibile previa perizia geologica che accerti l’entità dello smottamento. Il comune di Picerno ha predisposto un progetto di massima per oltre un milione Euro (per l’esattezza 1.007.528di €), tanto si legge nella documentazione fornitaci dall’Ufficio Tecnico comunale a cui abbiamo fatto accesso ex Legge 241/90.
Tra l’altro un consulente a cui ci siamo rivolti ci ha evidenziato che se non si procede nei limiti della somma urgenza ma per l’importo indicato dal comune, la competenza non sarebbe piu’ della Regione ma sarebbe Governativa. Pertanto dovrebbe seguire un diverso iter ancora nemmeno iniziato. Di conseguenza stando così le cose non siamo in graduatoria da nessuna parte per essere finanziati e la nostra attesa è inutile.

Siamo allo stremo e non abbiamo avuto segnali da nessuno. I cittadini non pretendono nulla di straordinario: stiamo chiedendo il ripristino di una strada che per quei 40 metri restituirebbe dignità ai nostri anziani ed ai nostri figli, che invece sono condannati a rimanere isolati in una contrada di montagna, senza la possibilità di uscire e incontrare i coetanei, se non a fronte di grossi sacrifici. Agli anziani con la frana è stato tolto il minibus che li portava in paese. Questo gli lasciava la dignità di potersi comprare (ad esempio) i farmaci da soli. Gli ABBIAMO tolto la dignità di persone e di cittadini. Alla ripresa della scuola ragazzi che vanno a scuola non potranno utilizzare i mezzi pubblici, perché sarebbe più costoso raggiungere la provinciale lungo il percorso alternativo che non accompagnarli a Potenza. I vecchi e gli ammalati sono stati lasciati soli! Anche le ambulanze (in due occasioni sono servite fin’ora) hanno difficoltà ad arrivare nella contrada…
Le aziende agricole della nostra area montana sono state abbandonate al loro destino. Nessuna considerazione del problema arrecato alla loro sopravvivenza. Ci chiediamo e Vi chiediamo cosa possiamo fare per avere il diritto di vivere nelle case per le quali paghiamo le tasse dovute, costruite con le licenze edilizie che ci sono state richieste.

Abbiamo pazientemente ascoltato la rassegnazione amministrativa dietro a cui ci si è arroccati con frasi comode del tipo: “dove dobbiamo prendere i soldi??’” oppure: ”e’ una cosa complessa ci vuole tempo”… “ dovete avere pazienza”… In questi sei mesi anche la pazienza di Giobbe si sarebbe finita! Anche perché nel frattempo abbiamo visto spendere denaro pubblico altrove e non sempre per motivi seri come il nostro isolamento. Il Comune di Picerno in questi anni ha acceso mutui a carico della cittadinanza per varie ragioni, Non si può farne uno per salvare la nostra contrada dall’isolamento? Quel milione richiesto per un intervento ciclopico è davvero necessario? Segnalando l’esasperazione della gente chiediamo di voler convocare con urgenza un tavolo con i cittadini della contrada e l’Amministrazione comunale che possa sbloccare la situazione divenuta adesso insostenibile!

A seguito della petizione proposta dai cittadini, il consigliere regionale Carlo Tretotola ha chiesto alla Regione di intervenire con lavori di somma urgenza. “A distanza di circa 6 mesi, è rimasto sostanzialmente inascoltato il grido di dolore lanciato dai cittadini di contrada Bosco Tre Case di Picerno per lo smottamento franoso che ha determinato la chiusura della strada comunale di collegamento con questa laboriosa contrada. Nonostante le buone enunciazioni teoriche, dal fatidico 20 gennaio 2023, giorno in cui a causa della frana la contrada picernese è rimasta isolata dal mondo esterno, nulla di concreto si è mosso per ridurre i disagi per le famiglie e le aziende zootecniche che abitano ed operano in questo lembo di agro rurale di Picerno”, dice Tretotola, che aggiunge: “Sarebbe opportuno che, con celerità, gli enti competenti, a partire dal Comune di Picerno sino alla Regione Basilicata, ciascuno per la parte di rispettiva competenza, dispongano l’esecuzione di lavori di somma urgenza, che rimuovino le situazioni di pericolo e ripristinino la percorribilità dell’arteria, come espressamente richiesto da 611 cittadini, che hanno sottoscritto una petizione popolare inviata al Prefetto di Potenza, al Presidente della Regione, all’assessore regionale alle Infrastrutture ed al Sindaco di Picerno. Condividendo l’istanza formalizzata dal Comitato Cittadino Bosco Tre case, auspico che, mediante una virtuosa concertazione tecnico-istituzionale fra il Comune di Picerno e la Regione Basilicata, si pongano in essere con tempestività gli opportuni interventi che garantiscano i collegamenti con  contrada Bosco Tre Case”.

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