La “Balestra di Avigliano” realizzata magistralmente da Raffaele Guida

E’ lucano, di Potenza, e realizza a mano l’antica “balestra aviglianese”. Si tratta di Raffaele Guida, che realizza un coltello-pugnale caratteristico di Avigliano. Ideato come strumento di difesa-offesa, più che un coltello è un “pugnale chiudibile” la cui lama slanciata e acuminata a “foglia d’ulivo” ne faceva un’arma molto efficace. Dalla “capitale”, così come viene definita da tutti, nel 1700 nacque e fu esportato in tutto il mondo il micidiale coltello a serramanico, con lama a “foglia d’ulivo”. Il settimanale “Epoca”, di Giuseppe Grazini, del 1964, narra che “il primo coltello fù costruito da un fabbro che alla vigilia delle sue nozze seppe dell’intenzione del signorotto locale di avvalersi dello “Jus primaenoctis”. Disperato forgiò una lama sottile e micidiale che la ragazza nascose tra le vesti e usò senza indugi. Nacque quindi come coltello d’amore, da donare alla propria ragazza perché con esso poteva e doveva difendersi”. La passione di Raffaele Guida è nata osservando il nonno, originario di Avigliano, mentre lavorava su alcuni manufatti. La sua “Balestra di Avigliano” è realizzata seguendo una secolare tradizione.

Ma come viene realizzata la balestra aviglianese. Il manico viene ricavato dal corno di bufalo maschio. La lama, in acciaio damascato, è leggermente arcuata, detta a “fronda d’ulivo”, e presenta uno specifico meccanismo (lo “scrocco”) per impedirne un’accidentale chiusura una volta aperta. La sua particolarità è l’apertura della molla in tre scatti che, nel tempo, hanno assunto anche un valore simbolico: il primo è un segnale di minaccia, il secondo è un lancio di sfida e il terzo sancisce l’inizio del duello. I primi modelli di balestra, benché simili ai prototipi successivi, erano sprovvisti di molla e avevano un’apertura a due ribattini. Nel XVIII secolo, l’arma raggiunse i connotati per la quale è nota al giorno d’oggi.

Oggi la “balestra aviglianese” è considerata un oggetto di altissimo pregio da parte dei collezionisti. Anche grazie a Raffaele Guida, che con amore e passione riesce a portare avanti le realizzazioni di questo coltello-pugnale. Nei giorni scorsi anche alcuni periodici nazionali hanno raccontato di lui, che oltre a realizzare la balestra aviglianese è anche un Vigile del Fuoco

redazione

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