Coronavirus, è lucano il medico sulla copertina del «Time»

La storia della pandemia in Italia ha un volto lucano. E’ quello del medico Francesco Menchise, specialista in anestesia e rianimazione che presta la sua opera in questi giorni terribili del Coronavirus nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale «Santa Maria della Croce» di Ravenna. Il 42enne sanitario originario di Genzano di Lucania in provincia di Potenza con il suo «scafandro» da lavoro in cui emergono soltanto gli occhi e pronto per occuparsi dei suoi pazienti, è stato immortalato sulla prima pagina del prestigioso settimanale statunitense «Time».
Si tratta del magazine di spessore mondiale fondato nel 1923 con la prima copertina dedicata all’attrice Eleonora Duse la musa del vate Gabriele D’Annunzio.Il «Time» nella sua lunga storia giornalistica, con le sue copertine che hanno fatto il giro del mondo, ha celebrato tanti personaggi che con le loro gesta hanno contrassegnato una particolare epoca. Per fermarci agli italiani dalla grande Sofia Loren nel 1962, all’avvocato Agnelli nel 1969, ad Enrico Berlinguer nel 1976, a Silvio Berlusconi nel 2011 a Fabio Cannavaro nel 2006 che solleva la Coppa del mondo di calcio. La «cover» più attesa è quella di dicembre, che proclama il personaggio dell’anno.

Stavolta con l’intero pianeta in fibrillazione per via della paura dei contagi, la scelta è caduta su quella categoria che più di ogni altra si batte nella lotta contro il Coronavirus. Vale a dire medici e infermieri che stanno pagando un prezzo altissimo in termini di vite spezzate. E appunto per la prima pagina del «Time» come simbolo nella lotta all’emergenza è stato individuato un medico di Genzano. Menchise molto legato alla sua terra e alla Basilicata, che raggiunge appena può, si laurea a Bologna e matura, come specialista, diverse esperienze in strutture sanitarie italiane e all’estero. In particolare in Inghilterra. Nel regno unito ha lavorato a Londra. Ora da qualche anno è impegnato nell’ospedale di Ravenna e come tanti medici e infermieri è impegnato in prima linea nella lotta al male invisibile o per dirla col «Time» nel suo speciale reportage fa parte di quella schiera di «heroes of the front lines».

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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