Potenza Calcio e Comitato Provinciale Unicef di Potenza insieme per assicurare a tutti i bambini del mondo il diritto alla vita e al gioco

Lo sport insegna importanti valori quali amicizia, solidarietà, lealtà, lavoro di squadra, autodisciplina, autostima, fiducia in sé e negli altri, rispetto degli altri, modestia, comunicazione, leadership, capacità di affrontare i problemi, ma anche interdipendenza. Tutti principi, questi, alla base dello sviluppo. È per questo che Unicef Italia ha stretto una serie di partnership con numerose organizzazione del mondo dello sport allo scopo di organizzare congiuntamente iniziative e progetti rivolti ai bambini e agli adolescenti. La maggior parte di queste iniziative, inoltre, consentono ai partecipanti di sostenere le attività che l’Unicef porta avanti nei 192 paesi in cui è presente attraverso donazioni finalizzate ai progetti. È una domenica fredda quella prima della partita Potenza Ternana, allo stadio “Viviani” di Potenza, il 12 gennaio 2020. Sono in campo, in qualità di presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza con l’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” di Potenza e la sua dirigente professoressa Cinzia Pucci e con le docenti Rita Marsico e Agnese Covino. Abbiamo con noi un cesto con la bandiera indaco dell’Unicef e 12 “pigotti” Unicef che salvano la vita dei bambini in tutto il mondo, assicurando loro “Kit salvavita” con medicine e cibo. Sono emozionato e felice. Il grande movimento in campo ci prende. A poco a poco gli spalti e le tribune si colorano con le sciarpe rosse e blu dei tifosi. I tifosi cominciano a chiamare in campo i loro beniamini. In un angolo dello stadio anche i tifosi della Ternana si danno da fare e sventolano con foga le bandiere della squadra del cuore. Arrivano i piccoli che accompagneranno i giocatori in campo e gli applausi scandiscono l’arrivo degli atleti che alla spicciolata entrano in campo per riscaldare i muscoli con quelli della squadra avversaria. Porto avanti da due anni con i genitori e gli alunni della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” di Potenza il progetto Scuola Amica Unicef “Non perdiamoci di vista”, che previene bullismo e cyberbullismo educando alla gestione delle emozioni. Anche quest’anno “La Leopardi”, nei mesi di novembre e dicembre ha realizzato con le classi a tempo pieno della scuola primaria laboratori per creare le “pigotte” Unicef e quest’anno tra i genitori presenti anche un giocatore del Potenza calcio. Da qui l’idea di dar vita per ciascuno dei 22 giocatori della squadra a un “pigotto” che ne riprende le caratteristiche fisiche e indossa la sua maglia. Già il 13 dicembre 2019 un gruppo di giocatori ha incontrato le classi dell’Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi” in occasione del “Jumper Day” e ha ricevuto 12 “pigotti”. Oggi il secondo grande momento per quest’anno di questo gemellaggio fra Potenza calcio, Istituto Comprensivo “Giacomo Leopardi e Comitato Provinciale Unicef di Potenza per la consegna di 12 “pigotti” Unicef realizzati dalla boutique “Emozioni” di Potenza. Alle 15,00 in punto, annunciati dagli speaker, entriamo in campo e il presidente Salvatore Caiata ci accoglie con un sorriso. Porgiamo a lui “i pigotti” mentre gli altoparlanti raccontano al pubblico che applaude la generosità del Potenza Calcio. Lo sport è un elemento fondamentale per il sano sviluppo dei bambini, tanto da esser stato riconosciuto dalle Nazioni Unite come un diritto fondamentale. Secondo l’art. 31 della Convenzione sui diritti dell’infanzia, “Gli Stati parti riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica […]”. E’ bello che, in occasione del 30° Anniversario dell’Approvazione della Convenzione ONU per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, la squadra del cuore della città di Potenza e di tutta la Basilicata adotti 24 “pigotti” e assicuri con un significativo contributo vita, salute, istruzione ai bambini più poveri che Unicef assiste in 192 paesi in tutto il mondo.

Mario Coviello

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